Lazio in subbuglio. Il popolo biancoceleste contesta apertamente Lotito e la dirigenza. L’ingresso del centro sportivo di Formello, da alcune ore, è stato invaso da oltre un migliaio di ultras laziale rabbiosi contro le scelte gestionali e sul mercato del club.
“Un altro mercato all’insegna della mediocrità. Lotito non sei degno di questa società“. Lo striscione è a dir poco emblematico. L’immobilismo biancoceleste nell’ultimo mercato di gennaio ha fatto scoppiare il putiferio nell’ambiente. Se a questo aggiungiamo il malcontento mostrato anche dall’allenatore Maurizio Sarri, abbiamo la perfetta descrizione di un clima incandescente.
Ricorderete la mega contestazione andata in scena nel 2014 durante un Lazio-Sassuolo. In quella circostanza 40mila anime laziali chiedevano senza mezzi termini a Lotito di fare un passo indietro e di passare la mano a nuovi pretendenti. Nel pomeriggio odierno la protesta sembra essersi tranquillizzata. L’antipatia tra le parti in causa sembra però rimanere intatta. L’amore non è mai sbocciato fino in fondo.
Il commento dei nostri esperti
Nando Orsi
Io di contestazioni ne ho viste tante purtroppo. Ovviamente non sono mai belle, sia contro la società che contro i giocatori, perché sono un sintomo di malessere nell’ambiente. Non so se una contestazione porta realmente a qualche risultato concreto. In questi anni c’è sempre stata una parte ostile a Lotito. L’importante è che la squadra sia protetta. In questo momento della stagione serve vicinanza da parte della tifoseria.
Franco Melli
Questa contestazione non produce niente. Non mi meraviglia il fatto che i tifosi escludano dalla protesta l’allenatore. Il malcontento dei tifosi dipende non solo dal mercato, ma anche dai risultati ottenuti dalla Lazio nell’arco della stagione fino ad ora. Poi mi sembra una contestazione romantica. Io ne ricordo una, determinata proprio dal sottoscritto, contro Vinicio all’epoca.
Alessandro Vocalelli
Paradossalmente credo che anche Lotito dovrebbe essere contento di questa contestazione. Vuol dire che da parte della tifoseria c’è una sensibilità profonda nei confronti della squadra con la voglia di reagire di fronte alle cose che succedono. Il passo successivo sarebbe la disaffezione totale e l’abbandono di certe passioni. Lo striscione è sintomo di una contestazione dura ma civile.
Furio Focolari
Questa contestazione non è contro Sarri. La contestazione è specifica per il mercato di gennaio della Lazio che, di fatto, non c’è stato. I tifosi sono con la squadra e la sosteranno, al massimo delle loro possibilità, anche a Firenze.