Sì, questa è la Lazio che vogliamo. Il Sarrismo, rivisitato nei suoi connotati ma languido allo sguardo dei tifosi, ha mostrato il suo volto migliore nel tris rifilato alla malcapitata Fiorentina.
Il blitz del Franchi, firmato Immobile e Milinkovic-Savic (con l’autogol di Biraghi per il vantaggio), è il manifesto ufficiale del credo tattico insegnato dal mister toscano. Ora serve continuità in gioco e risultati. Troppe volte infatti Pedro e compagni hanno fatto strabuzzare gli occhi con prove superlative, vedi Roma e Inter, per poi sciogliersi come neve al sole in partite apparentemente più agevoli.
Possesso palla, controllo pieno dei tempi di impostazione, fraseggio e ricerca mai banale della profondità. Il mix a base di calcio champagne è presto servito. “Ho da un paio di mesi la sensazione – ha detto Sarri dei suoi ragazzi nell’immediato post partita – che siano in grande crescita, anche se poi sono i risultati a fare le valutazioni. Mi sto divertendo durante gli allenamenti, ora ripartirà un tour de force di partite ogni 3 giorni e sarà più dura allenarsi, ma ho buone sensazioni”. Testa ora ai quarti di Coppa Italia con la trasferta di San Siro per affrontare il Milan (mercoledì 9 febbraio alle 21). In campionato sabato pomeriggio all’Olimpico arriverà il Bologna di Mihajlovic.
Il commento degli esperti sul successo biancoceleste
Nando Orsi
Quella di Firenze è stata la miglior partita della Lazio quest’anno, anche meglio di quelle contro Roma e Inter. Così Sarri e la squadra volevano interpretare il match. Il compromesso che dice Patania è giusto ma sbagliato allo stesso tempo. Quando parliamo di Sarri pensiamo tutti al gioco del Napoli, ma non si può trasportare lo stesso modo di stare in campo in qualsiasi altra squadra. Quello che vuole lui è il possesso palla. Ora la Lazio parte da dietro ed esce dal pressing palla al piede. A me non piace tanto, però sabato i biancocelesti sono riusciti a farlo davvero bene. Altra considerazione: forse Milinkovic e Luis Alberto possono giocare insieme. Terza considerazione: se ci fosse stato Strakosha dall’inizio del campionato la Lazio avrebbe avuto 5-6 punti in più.
Roberto Pruzzo
Le partite sono diverse l’una dall’altra. Contro l’Atalanta la Lazio non ha tirato in porta neanche una volta. Quindi il problema è anche quello di trovare un piano B quando trovi squadre che non ti concedono tutto come fatto sabato dalla Fiorentina, che ha totalmente sbagliato partita. Per quanto riguarda la partita del Franchi siamo al 50% tra meriti biancocelesti e demeriti viola. Perché Luis Alberto ha fatto il miglior match con spazi incredibili a disposizione. La Lazio va a nozze in questo tipo di partite, però in altre ha delle difficoltà evidenti.
Mario Mattioli
La Lazio a Firenze ha giocato bene, ma non so se troverà ancora un’altra volta una squadra così poco attrezzata. Sabato è sembrata una partita tra una squadra di una categoria contro un team di una categoria inferiore. Non riesco a comprendere la prestazione dei viola. L’impatto psicologico dell’assenza di Vlahovic, unito alla difficoltà di trovare un equilibrio senza il serbo, è stato pesantissimo in questo match.