Roma-Verona: i giallorossi cercano conferme ▷ Il dibattito: “Caro Mou, ecco cosa manca”

La Roma cerca la sua vera identità nella sfida al Verona. I giallorossi ospiteranno allo stadio Olimpico, domenica alle ore 18 per la 26° giornata di campionato, l’Hellas di mister Tudor. Una compagine davvero ostica, quella scaligera, che all’andata ha steso Mancini e compagni nella cornice del Bentegodi.

I capitolini arrivano al match con in corpo ancora la delusione per il pareggio 2-2 patito sul manto del Mapei Stadium contro il Sassuolo. Per quanto riguarda le probabili formazioni Mourinho deve fare i conti alcune importanti assenze soprattutto in difesa. Potenziale 4-3-2-1 allora per i giallorossi. Karsdorp, Smalling, Kumbulla e Vina davanti a Rui Patricio. Cristante e Sergio Oliveira. Afena-Gyan e Pellegrini a sostegno di Abraham (con Zaniolo in dubbio per un problema muscolare).

Consueto 3-4-2-1 invece per il Verona. Montipò tra i pali. Ceccherini, Günter e Casale in trincea. Depaoli, Ilic, Tameze e Lazovic a centrocampo. Caprari e Barak a supporto di Simeone per l’attacco. Arbitro della gara Luca Pairetto. Assistenti Luigi Rossi e Giacomo Paganessi. Quarto uomo Manuel Volpi. Al Var Manganiello e Zufferli.

Le riflessioni dei nostri opinionisti

Furio Focolari

Nella Roma servirebbe più consapevolezza da parte dei giocatori. Loro dovrebbero sentirsi di essere forti, bravi e migliori ad esempio di quelli del Verona. Parlo della famosa autostima. Non posso dire che cosa serve dal punto di vista tecnico o tattico. Potrebbe rientrare Zaniolo e a lui non è che possiamo dire ciò che deve fare. Lui deve ricordarsi di essere Zaniolo. Stesso discorso per Abraham e tutti gli altri. Siamo sicuri che, con le assenze in difesa, il modulo di Mourinho sarà il 3-5-2?. Penso che il mister metterà un 4-2-3-1. Inoltre siamo sicuri che Oliveira è un titolare per i giallorossi? Io no.

Stefano Agresti

E’ evidente che Shomurodov non vale 20 milioni, ma non ne vale nemmeno 10. Quando noi lo dicevamo tutti ci insultavano. Al Genoa faceva la riserva a Pandev. Di Sergio Oliveira abbiamo detto la stessa cosa. A questo punto parliamo di Veretout. Lui è un Nazionale francese, non certo l’ultima della classe, e qui viene trattato come fosse uno qualsiasi. Io sono contro gli anni di transizione che, secondo me, nel calcio non esistono. Il fatto è che se tu dai la sensazione di costruire qualcosa, allora anche un anno al settimo posto da un senso. Però io vorrei capire cosa sta costruendo la Roma.

Roberto Pruzzo

Io a Oliveira, Rui Patricio, Abraham e Pellegrini aggiungerei anche Zaniolo per costruire la Roma della prossima stagione. A questi aggiungerei poi, se possibile, un attaccante di livello superiore. Onestamente poi guarderei al reparto difensivo. Al fianco di Smalling io posizionerei un altri leader arretrato, se possibile mancino. Ancora non ho capito se la difesa offre più garanzie se disposta a 3 o a 4. Questo è ancora da verificare. Spero che in futuro la Roma recuperi Spinazzola a pieno regime e che trovi calciatori che danno ampie garanzie. Partendo ad esempio dal terzino destro.

Xavier Jacobelli

I discorsi sul futuro sono tutti giusti. Ma qui c’è un presente da affrontare. Nel weekend c’è una signora avversaria da affrontare, si chiama Verona che con Tudor in panchina sta facendo benissimo. L’attaccante gialloblu è molto prolifico con 47 gol segnati in 25 partite. L’Hellas comincia ad accarezzare l’idea di essere protagonista nella rincorsa ad un posto in Europa. Quindi ci vorrà una Roma decisamente diversa rispetto a quella vista a Reggio Emilia. Dovrà esserci prima o poi il momento della svolta, soprattutto pensando alle partite che verranno successivamente a questa.