Dichiarata guerra alla democrazia: l’operazione necessaria per instaurare la vecchia oligarchia finanziaria

La commistione di senso di colpa e di peccato per avere vissuto al di sopra dei propri mezzi, di redenzione attraverso il pentimento, di operosità attraverso le riforme, l’accoglienza illimitata del nuovo colonialismo spacciata per umanitaresimo, i tabù del debito pubblico e i fantasmi del costo sociale della politica nascondono tutti un solo obiettivo: la guerra alla democrazia come presupposto necessario all’instaurarsi della vecchia oligarchia finanziaria.

Tento di offrire agli ascoltatori una visione diversa da quella alla quale siamo stati abituati negli ultimi decenni. Tutti noi abbiamo ricevuto un lavaggio del cervello continuo. Siamo stati accusati di aver vissuto al di sopra dei nostri mezzi, è stato creato un conflitto intergenerazionale tra noi e i nostri padri. Insomma, tutta una intelaiatura di affermazioni molto di marketing atte a farci credere che il neoliberismo sia l’unica religione economica possibile.

In realtà l’obiettivo vero è quello di reintrodurre un modello economico della fine del XIX secolo di matrice neoclassica, cioè che cura l’interesse delle classi dominanti a danno delle classi opera e della media borghesia. La grande differenza tra il mondo attuale e quel mondo là, dove c’era un conflitto sociale come questo, è che oggi le classi dominate lavorano per l’interesse dei propri dominatori.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi