Guerra in Ucraina, un’ordinanza getta una nuova luce sul conflitto ucraino. La Corte di Cassazione ha accolto l’istanza di un cittadino proveniente dall’Ucraina. L’uomo, obiettore di coscienza, ha chiesto, alcuni anni fa, di essere accolto per fuggire dall’obbligo di essere arruolato nell’esercito di Kiev per combattere nel Donbass.
Il Ministero dell’Interno ha inizialmente rifiutato la richiesta dell’esule ucraino, fino ad arrivare all’ultimo grado di giudizio quando la Corte di Cassazione ha ribaltato a il giudizio del Viminale. Alla base dell’ordinanza motivazioni illuminanti dei giudici sulla situazione dell’Ucraina. Secondo i giudici l’arruolamento nell’esercito dell’Ucraina avrebbe costretto l’uomo “a commettere crimini di guerra contro l’umanità” e che “dopo l’esito di un’articolata disamina nel contesto locale ucraino, ha ritenuto che tutti le fonti internazionali concordano sull’esistenza di un conflitto armato in cui le parti non hanno rispettato il cessate fuoco con gravi violazioni e crimini di guerra commessi da entrambi le parti in conflitto”.
In diretta Fabio Duranti ed Enrico Michetti
“I giudici devono emettere sentenze sulle prove che raccolgono. Questa è un’ordinanza della Corte di Cassazione. È accaduto che un cittadino ucraino diversi anni fa ha chiesto allo stato italiano una sorta di asilo politico, una sorta di status di rifugiato qui in Italia perché non voleva, essendo obiettore di coscienza, entrare a far parte dell’esercito ucraino che, a suo dire, commetteva crimini di guerra nei confronti del popolo del Donbass, nell’area est più russofona. Chiedeva dunque di essere accolto in Italia. Il Ministero dell’Interno risponde negativamente, fino ad arrivare all’ultimo grado di giudizio della Corte di Cassazione che emette un provvedimento accogliendo le tesi dell’ucraino e motivandole in modo duro.
“I giudici dicono che la Corte della Cassazione ha ritenuto, attraverso un’ “articolata disamina” del contesto ucraino già prima della guerra, che tutte le fonti internazionali concordano sull’esistenza in Ucraina di un conflitto armato, nel quale le parti non hanno rispettato gli accordi sul cessate il fuoco ed evidenziano la presenza di gravi crimini contro l’umanità”