Ribaltato il potere dei banchieri: oggi dominano i governi, ma in Italia non è stato sempre così

Ciò che mi preme rilevare è che la finanza, che a Firenze era una delle corporazioni più influenti, tanto che le banche fiorentine andarono a finanziarie vari regnanti di diverse corti italiane ed europee, era in realtà al servizio di tutte le altre corporazioni. E che il Governo teneva in adeguata considerazione le istanze della cosiddetta economia reale.

Nella Firenze rinascimentale, quella Firenze che era il mondo e il faro di riferimento di tutta l’Europa, si teneva in grande considerazione l’economia reale. E tra le varie corporazioni, questo è il punto, la corporazione dei banchieri (quelli che oggi chiameremmo gli uomini della finanza) era al servizio delle altre. Nella mentalità di allora, che era secondo me corretta, l’economia reale era molto più tenuta in considerazione di quelli che erano al suo servizio. La corporazione di quelli che poi sarebbero diventati i banchieri come li conosciamo oggi era al servizio dell’economia reale.

Perché è importante questa visione del mondo? Perché noi oggi abbiamo una visione del mondo completamente ribaltata. Nella visione del mondo di oggi, la finanza è quella che domina i governi. Mentre, come vi ho spiegato in queste prime due pillole di questo nuovo ciclo di economia umanistica, nella Firenze rinascimentale era esattamente l’opposto. I politici erano tratti dal mondo dell’economia, dal mondo dell’imprenditoria e delle professioni. Le altre corporazioni, tra le quali soprattutto la finanza e i banchieri, erano al servizio di quella che oggi chiamiamo economia reale.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi