Segna Kean nella grande bruttezza

Vince la Juve, povera nel gioco ma cinica nel gol grazie al pragmatico Kean: non è Cristiano e nemmeno Messi, ma neanche Allegri sembra essere Guardiola.

Sull’almanacco ci sarà scritto: ha vinto la Juventus. Ma, dico io, ha perso l’Empoli che ha dominato la partita ma non è stato fortunato e feroce come l’avversario favorite soltanto dall’ingresso di Kean che ha messo in gol l’unica palla vera costruita fino a quel momento dalla Juventus. Squadra senza testa e senza sangue, quella bianconera, priva di Cristiano Ronaldo e, in last minute, di Dybala per un analogo guaio muscolare, la Juventus si è annoiata e ha annoiato nel non gioco, tipico di certe giornate.

Ha ragione Allegri a dire, alla vigilia, che Kean non è Messi e nemmeno Ronaldo ma io segnalo che anche Allegri non é Guardiola e dunque senza giocatori non c’è gioco, da sempre con alcune eccezioni che scaldano ed eccitato il popolo bianconero e una fetta degli opinionisti. Ovviamente alludo alla gara con l’Atletico ma poi? Con il Genoa una lagna e una batosta, con l’Empoli football ridicolo, confusione totale e fischi giusti e giustificati dei tifosi. Non ci sono alibi, Kean ha sbagliato un altro gol facilissimo ma chi sa di calcio può spiegare che nei venti minuti scarsi ha creato più lui occasioni e situazioni pericolose (anche in difesa propria) che il suo sodale Mandzukic capace dell’assist decisive ma prima e poi monumento alla memoria di un centravanti.

L’Empoli di Andreazzoli ha illustrato un calcio bello ma poco sostanzioso a conferma che non sempre la qualità paghi se poi non riesci a centrare la porta, nonostante le amnesie degli avversari. Tra I quali segnalo un comico Cancelo, il migliore dell’Empoli (!!!), Matuidi incasinato ai massimi e sovrastato da Traoré, Bentancur alla ricerca di un ruolo, Alex Sandro fuori da ogni logica tattica e tecnica. Per fortuna di Allegri qualche bianconero ha tenuto in piedi la baracca, tipo Pjanic e lo stesso Emre Can che gioca da libero a tutti, così come Rugani ha infilato una prova attenta e Chiellini è stato come sempre e per sempre Chiellini. Infine Bernardeschi, luci e ombre si scriveva una volta per dire e non dire. Totale: la Juventus raccoglie tre punti, l’Empoli ha la coscienza a posto, Ronaldo e Dybala hanno i muscoli in disordine, nulla è scritto, nulla è fatto. Chissà che altro si inventa Allegri. 

Tony Damascelli