D’accordo l’assenza del fosforo di Brozovic ma quest’Inter sbuffa calcio, gioca con la pancia e non con la disciplina necessaria, si fa molestare in mezzo al campo dalla Fiorentina che non presenta fuoriclasse o campioni superpagati (qualunque riferimento alla Juventus è puramente voluto) ma fa girare il pallone con velocità e ordine, compatta anche in fase difensiva al punto che nel primo tempo l’Inter non ha mai impensierito veramente Terracciano a differenza dei toscani che hanno portato ansia davanti ad Handanovic.
Il problema dei viola è che non avendo più Vlahovic devono puntare su Piatek passando dal caviale al broccolo anche perché Skriniar non gli ha fatto mai vedere l’aria e il pallone. Il vantaggio di Torreira, come al solito reattivo e sempre più simile a Nobby Stiles, il mediano inglese campione del mondo che lasciava gli occhiali nello spogliatoio, giocava con le lenti a contatto ma soprattutto, privo di tre incisivi, portava il paradenti come i pugili così come Torreira. L’Inter non ha mai offerto football lucido ma soltanto di arrembaggio, il pari di Dumfries è arrivato su una ronfata toscana, di Duncan soprattutto che si è perso l’olandese alle spalle, poi Inzaghi ha richiamato Dzeko e Lautaro presenti più di nome che di fatto, soprattutto l’argentino che è stato graziato dal modesto Chiffi per un fallo di mano con successiva furbata e richiesta di rigore, accordato ma al video annullato dal Chiffi di cui sopra.
Correa e Sanchez hanno fatto fumo mentre la Fiorentina è andata a un amen dal 2 a 1 all’ultima giocata però finita prima nei piedi sghembi di Ikone e poi nelle mani di Handanovic che ha salvato la classifica. Ma un punto è poco e quello che resta della Juventus incomincia a farsi vedere là dietro. Pensate un po’ a che campionato stiamo giocando. Due note sugli azzurri: Barella e Bastoni in apnea, Biraghi ordinario e modesto. Speriamo bene, anzi meglio.
Tony Damascelli