Dybala-Vlahovic e la Juventus va a un punto dall’Inter e a quattro dal Napoli. Succede anche questo, la squadra bianconera prosegue il suo cammino in serie A con il sedicesimo risultato utile consecutivo, la Salernitana si limita alla presenza, Allegri addirittura si prende una ammonizione per proteste, manco si trattasse di una partita decisiva, in verità Ayroldi, arbitro ultimo di una dinastia famigliare di Molfetta, ha voluto fare il protagonista, come nell’ammonizione a Pellegrini che salterà la prossima con l’Inter.
Dunque Juventus con la testa sgombra dalle tre nacchere spagnole, Danilo a centrocampo al posto di Locatelli, De Sciglio terzino pronto per rilevare Di Lorenzo in nazionale, si è rivisto, per un tempo, Chiellini ma soprattutto si è rivisto Dybala che, alla vigilia dell’incontro contrattuale ha messo la sua firma d’artista sul primo gol. Ora sta ad Arrivabene mettere sulla scrivania la proposta, se l’argentino vorrà firma e chiude la vicenda, se chiederà un salario più corposo allora prevedo soluzione diversa.
Le voci di mercato riferiscono di Rudiger e Pogba ma così come stanno le cose a bilancio non ci sono i denari necessari a meno del sacrificio probabile di De Ligt. Dybala è uscito consegnando la fascia di capitano a Cuadrado, suo collega sindacalista nel contenzioso di venerdì rivelato dalla Gazzetta e confermato dall’allenatore. Chi non si agita se non in campo è Vlahovic che ha segnato un gol di testa e di potenza e altro ha cercato di fare non ricevendo il necessario ma questo già si sapeva e credo si saprà. Ora si attendono notizie su Bologna Inter, giorno, mese, ora, sembra la Salerno Reggio Calabria dei bei tempi o la Tav, questioni ridicole di facile soluzioni ma in un altro paese che non sia il nostro.
Tony Damascelli