Io sono veramente basito. Mario Draghi in conferenza stampa chiede agli italiani se vogliono la pace o preferiscono tenere i condizionatori accesi durante l’estate, questo per far capire che il prezzo del gas salirà in maniera esorbitante grazie alle sanzioni alla Russia. Questa sua domanda non farebbe una piega se gli italiani usassero il gas semplicemente per riscaldarsi un po’ durante l’inverno o per avere un po’ di frescura durante l’estate. A quel punto, certo, tutti potrebbero fare un sacrificio a favore della pace.
Il problema è che il 75% delle aziende italiane, a causa di quell’aumento del gas, sono destinate a fallire. Soprattutto quelle del comparto manifatturiero.
Dunque, caro premier, la domanda che andrebbe fatta agli italiani è un’altra: voi preferite fare gli interessi della NATO o quelli del vostro paese, delle vostre aziende e delle vostre famiglie? Ovviamente la risposta di Mario Draghi sarebbe “gli interessi della NATO” che lui, con ogni probabilità, sarà chiamato a dirigere.
Un’altra cosa veramente assurda è che la Goldman Sachs – banca a cui Draghi deve tutta la sua carriera – sta guadagnando milioni di euro speculando sui titoli russi. Questo perché le speculazioni finanziarie e i derivati non sono toccati dalle sanzioni. Da una parte quindi chiedono agli italiani di rischiare il fallimento della propria azienda in nome della guerra alla Russia e, dall’altra parte, il cartello finanziario statunitense (coloro che in questo conflitto ci vogliono trascinare) continuano a speculare e a fare affari proprio sui titoli russi.
E’ inaccettabile.
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