Pandemia e guerra: emergenze che si sovrappongono, movimenti di denaro che passa da una parte all’altra ma che resta sempre all’interno della stessa cerchia. Le cifre da capogiro fatte registrare dai pochi gruppi elitari, quelli che hanno continuano a incassare anche mentre parte del mondo era chiuso in caso, si ripetono adesso che gli armamenti hanno preso il posto dei vaccini. Tutto sembra girare intorno alla questione monetaria, del resto la principale arma sfoderata dall’occidente nei confronti del nemico russo è proprio quella delle sanzioni economiche.
Così ci sarà gente che continuerà a aumentare non solo il fatturato, ma anche il controllo del credito. E fa niente se agli italiani viene raccontato che dovranno rinunciare ai condizionatori per garantire la pace in Ucraina o se dovranno ancora una volta stringere i denti e pagare il prezzo di aumento generale del costo dei beni di prima necessità.
Una linea di continuità tra gli ultimi due anni di Covid e il cambio di orizzonte rappresentato dalla guerra è stata tracciata in diretta dal Prof. Alessandro Meluzzi. Ecco l’intervento a Un Giorno Speciale, con il Prof. Giovanni Frajese ai microfoni di Fabio Duranti.
“I padroni del discorso, i registi veri di questa situazione, sono coloro che stampano denaro. Il denaro finto come il dollaro e Draghi ha recentemente ribadito che l’obiettivo fondamentale delle sanzioni è soprattutto quello di mantenere la centralità del dollaro come unico strumento di cambio. Ma siccome il dollaro è basato su un Paese che ha un deficit estero pauroso e non ha più nessuna correlazione con i fondamentali dell’economia, per potere mantenere il valore del dollaro bisogna che ci sia un rapporto di scarsità tra dollari stampati e valori reali. Quindi bisogna produrre una deflazione dall’alto che contenga quell’inflazione dal basso che gli esseri umani che continuerebbero a produrre coltivando patate, vendendole, friggendole, ecc. La libera circolazione di una moneta fasulla, quale è il dollaro, deve essere pilotata. Cosa c’è di meglio di una psico-info-pandemia per pilotare una moneta emessa a debito, cioè una moneta che corrisponde a delle determinanti immaginarie”.