Sarri-Lotito: voglia di futuro. L’incontro tra le parti in casa Lazio ha tracciato una strada ben precisa. In estate sarà rivoluzione dalle parti di Formello. Tra arrivi e partenze la rosa biancoceleste assumerà un volto tutto nuovo.
I destini di Acerbi, Patric e Lucas Leiva sembrano al momento segnati. Nella zona nevralgica del campo domina il dubbio più grande: Mlinkovic andrà via? I bene informati sono pronti a scommettere sull’addio a giugno del talento serbo. La cessione a peso d’oro di Sergej porterebbe allora nelle casse laziali una cifra a dir poco interessante. E se Igli Tare si muovesse come fece Moggi con la Juventus nel 2001 impacchettando Zidane destinazione Real Madrid per poi ricostruire l’ossatura bianconera capace di avviare un nuovo esaltante ciclo con Lippi in panchina?
Il tesoretto potrebbe ulteriormente aumentare con un’altra vendita eccellente. Il riferimento non casuale è diretto a Luis Alberto. Certo, la dirigenza biancoceleste dovrà lavorare con enorme sagacia per piazzare i colpi giusti da fornire al tecnico toscano. Il buon Maurizio non si è fatto pregare mettendo in chiaro le sue condizioni.
Il diktat è perentorio: parametri zero di livello e giovani rampanti su cui lavorare. In tal senso salgono le quotazioni di Alessio Romagnoli, ormai in uscita dal Milan, di Nicolò Casale del Verona, del portiere Carnesecchi, del regista del Sassuolo Maxime Lopez e del centrocampista portoghese Vitinha. Solletica i pensieri invece l’eventuale occasione collega al belga del Napoli Mertens.
“Nessuno alla Lazio mette in dubbio di voler proseguire con Sarri. Sarri – secondo quanto detto ai nostri microfoni da Paolo Cericola – pure dice di voler restare in biancoceleste, nonostante ci siano due società inglesi e una tedesca che hanno chiamato Ramadani. Il mister però vuole concretamente vedere il progetto futuro. Quindi, per intenderci, se vendi Milinkovic e compri Cabrale e Kamenovic non va bene. Se invece vendi Milinkovic e compri 6-7 giocatori come Zaccagni, allora la prospettiva cambia decisamente“.