Lazio batte Genoa 4-1 e si iscrive di prepotenza alla lotta per il quinto posto con Atalanta e Roma, ma la copertina non può che essere dedicata a lui: Ciro Immobile, l’attaccante che una giornata del genere con la sua tripletta non solo stacca Vlahovic in classifica cannonieri, ma supera Giampiero Boniperti che con 178 gol era al quattordicesimo posto nella classifica marcatori all time della Serie A.
Il commento ‘A Botta Calda’ di Furio Focolari
“E’ facile commentare una partita del genere, si può solo dire che c’è stata troppa Lazio per questo Genoa. Una Lazio che ha visto protagonisti tutti i suoi giocatori, perché nei primi minuti Strakosha l’ha tenuta in piedi con una parata strepitosa, ma sono stati bravi anche Lazzari, Marusic, i due centrali e anche Leiva (finché è stato in campo), così come Milinkovic, Luis Alberto e Felipe Anderson. Poi arriviamo a Immobile.
Vi dico la verità: siamo diventati patetici a continuare a parlare di Immobile. Tanto ci saranno sempre quelli che scriveranno e diranno che non è un centravanti giusto, parleranno di “livello internazionale” ecc… Il suo terzo gol è anche la dimostrazione che il ragazzo sa giocare a calcio, non è solo uno che la mette dentro. Lui non solo dribbla il suo avversario, ma poi mette la palla nell’unico angolino possibile, sfruttando l’unica possibilità che c’era con un tiro telecomandato.
Una Lazio che gioca bene e che aumenta i miei dubbi su come si sia giocato nel derby, una partita nella quale la Roma ha giocato molto bene, sì, ma la Lazio ha giocato molto male. La Lazio è una squadra che ormai gioca a questi livelli, perché Sarri vuole un certo tipo di gioco, soprattutto quello del “massimo due tocchi”; però io ogni volta devo sottolineare le solite cose, o qualcuno dice che parlavo male di Sarri: io parlavo male di una Lazio che non era giusta, una Lazio che Sarri cercava di costruire sbagliando, perché Hysaj non doveva giocare, perché Cataldi non doveva giocare, perché Basic o Akpa Akpro non dovevano giocare: quando metti dentro Lazzari, Leiva e Luis Alberto, allora è un’altra Lazio”.