Qualcosa negli ingranaggi del Milan sembra essersi inceppato. Il campanello d’allarme risuonato nello 0-0 casalingo contro il Bologna adesso è più simile a una sirena che segnala il pericolo per una squadra che ha bruciato il vantaggio accumulato sulle dirette avversarie. Finisce ancora senza reti il match per gli uomini di Pioli, chiamati ad affrontare il granitico Torino di Juric. Due squadre che fanno della solidità, della compattezza, della fisicità i propri tratti distintivi. Atteggiamento tradotti nei fatti in un gioco pieno di scontri, con tanta bagarre in mezzo al campo e azioni spesso concluse con contrasti vincenti da parte della squadra in difesa.
La strenua opposizione granata può essere sintetizzata nello sviluppo dell’ultima azione della partita: punizione dalla distanza per gli ospiti, Messias la tocca per Theo Hernandez che carica il sinistro, muro di Bremer e fischio finale. Il difensore brasiliano ha riservato il suo speciale trattamento della domenica a Giroud, pedinato e tamponato lungo tutta la linea difensiva.
Nonostante le ambizioni di classifica, la sensazione è che il Milan forse torni a casa con un punto guadagnato, messo a rischio dalle frequenti folate del Toro. Nessun allungo rispetto al Napoli che oggi è caduto contro la Fiorentina. Aumento di pressione da parte dell’Inter, che questa sera vede di nuovo salire le quotazioni del borsino Scudetto. Una vittoria dei cugini nerazzurri nel recupero di Bologna, in programma il 27 aprile, permetterebbe a Inzaghi di affrontare il rush finale di maggio in testa al campionato. Prima di allora i rossoneri hanno bisogno di ritrovare il diavolo che si sta lentamente spegnendo. Già dalla prossima giornata, quando il Milan riceverà il Genoa a San Siro mentre l’Inter andrà in Liguria a La Spezia e il Napoli se la vedrà con la Roma. Una nuova pagina del copione tricolore sarà scritta.