Piazza Maidan, l’origine del male: le prove sugli influssi statunitensi inchiodano gli estremisti

in questo periodo molti mi chiedono: “Amodeo, perché nella tua nuova inchiesta ‘Perché il conflitto è NATO’ parli della rivolta di Piazza Maidan del 2014 in Ucraina come di una rivolta inizialmente nata in maniera pacifica da parte di chi, aspirando ad un modello di vita più occidentale, si opponeva al fallimento degli accordi del proprio presidente con l’Unione Europea, ma sostieni poi che quelle istanze dei manifestanti pacifici siano state strumentalizzate da estremisti di destra e da apparati statunitensi per prendere violentemente in mano le redini della protesta, trasformando quella piazza colorata in una piazza nera, con obiettivi che nulla avevano a che vedere con la voglia di Occidente e democrazia di quei manifestanti pacifici?
Che prove hai per dimostrare che questo assunto sia vero?”

Facciamo una cosa, proviamo a costruirle insieme queste prove.
Vi faccio un esempio molto banale: mettiamo caso che Francesco Amodeo di “Noi Italiani” e Gianluigi Paragone di “Italexit”, decidano di organizzare insieme una protesta di piazza contro il governo di Mario Draghi. Mettiamo il caso che quell’azione diventi una protesta ad oltranza, che riesca a coinvolgere migliaia di persone costringendo Mario Draghi a dimettersi. Bene, state pur sicuri che nel nuovo governo ad interim avrebbero sicuramente un ruolo Francesco Amodeo e Gianluigi Paragone, oppure esponenti del gruppo “Noi Italiani” e del gruppo Italexit insieme ad altri organizzatori della manifestazione.

Ma ora torniamo a Piazza Maidan: chi è arrivato al governo ad interim dopo il 2014? Abbiamo avuto al Governo i manifestanti di piazza e gli organizzatori pacifici di quella protesta? O sono arrivati al Governo i neonazisti e gli apparati americani?
Basta guardare come era composto l’esecutivo post-rivoluzione per scoprire che addirittura c’erano 4 ministri del partito di estrema destra Svoboda, e addirittura c’erano tre ministri stranieri, di cui quello delle Finanze era statunitense.
Per di più il finanziere a stelle e strisce George Soros reclamava un proprio ruolo nella rivolta di Piazza Maidan offrendo supporto, mentre il vicesegretario di Stato Victoria Nuland reclamava invece un ruolo nella scelta dei nuovi ministri e del Primo Ministro del paese.

Addirittura il vice Primo Ministro di quel governo era un membro di quel partito di estrema destra, quindi nel governo ad interim c’erano soltanto, per la maggior parte, estremisti di destra e personaggi scelti dagli apparati americani. Perché tutto questo?
Perché proprio loro erano stati gli organizzatori di quella protesta, quindi erano loro che erano riusciti a strumentalizzare e a mettere le mani sulla protesta pacifica, a strumentalizzare le istanze dei protestanti colorati e a trasformare quella semplice manifestazione in una rivolta di piazza che ha perfino costretto il presidente a fuggire per non essere ucciso, proprio perché Janukovyč si era reso conto che in piazza non c’erano dei semplici manifestanti, ma, appunto, estremisti di destra e cecchini pagati per sparare dai tetti sulla folla.

Questa è la realtà sulla rivolta di Piazza Maidan, e la prova che tutto questo è vero la abbiamo analizzando la composizione del governo che si è formato dopo quella che doveva essere una rivolta democratica. E’ impensabile che una rivolta sia democratica facendo 100 morti in una piazza e generando un governo formato da estremisti di destra e da membri scelti dagli apparati statunitensi.
(Tutto quello che invece è realmente accaduto).

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere – Con Francesco Amodeo