La ricerca che smonta l’ultimo inganno collettivo: i dati che travolgono le menzogne sulle tasse

Molte micro imprese non sono riuscite a sostenere il peso del debito e del carico fiscale. Bisogna sconfessare una vulgata cioè che la pace fiscale serva a cancellare i debiti non riscossi dalle imprese. Considerati il numero dei contribuenti con debiti residui, risultano circa 5,5 milioni di imprese e società, circa 15 milioni di persone fisiche.

Vengono cancellati i debiti fino a 5 mila euro del periodo tra l’anno 2000 e 2010 perché considerati inesigibili. Si evince il fatto che siano debiti per multe, bolli e altri piccoli importi non pagati per larga parte dalle persone fisiche. Bisogna sfatare questo inganno collettivo: gli imprenditori sono quelli che non pagano le tasse.

Da una ricerca Banca d’Italia risulta che ci sono 5,5 milioni di imprese e 15 milioni di persone fisiche che hanno questi pesi nei confronti dello Stato. Quando vengono cancellati i debiti inferiori ai 5 mila euro perché lo Stato si rende conto che ormai sono esigibili, bisogna spiegare che non si tratta di tasse non pagate dagli imprenditori ma sono debiti di multe e piccoli importi non pagati dalle persone fisiche.

Questa visione del mondo, tipicamente italiana, che deriva da trent’anni nei quali si è creata la mentalità che l’evasore sia l’imprenditore sta facendo implodere il nostro Stato. Io sono dalla parte degli imprenditori e dei liberi professionisti.

Malvezzi​ Quotidiani, pillole di economia umanistica con Valerio Malvezzi