Microchip e salute: Meluzzi spiega l’ultima battaglia per la libertà ▷ “Rischiamo di perdere tutto”

Lo sviluppo tecnologico e la natura umana, un percorso comune segnato da fasi di stallo e progressi velocissimi. Nell’odierna era scientifica il paradigma dominante sembra essere sempre più colonizzato dal concetto di transumanesimo. Un passaggio significativo che segna l’ibridazione tra uomo e macchina, una sovrapposizione ora possibile delle moderne tecnologie.

Per il prof. Alessandro Meluzzi il punto di non ritorno su tale percorso sembra ormai vicinissimo. Due sono i punti focali su cui si concentra l’analisi di Meluzzi: il controllo della salute e il controllo dell’economia produttiva. Nel primo caso le politiche bio-sanitarie mostrano una chiara accelerazione nelle dinamiche di coercizione politica del corpo umano. Obiettivo finale il microchip sotto cutaneo per l’estrazione di dati e l’attuazione di politiche di più stringente sorveglianza.

Per quanto concerne il secondo punto, i processi di digitalizzazione economica e la moneta digitale sono già in procinto di aggredire i reali valori economici, ponendo sotto controllo tutte le possibili risorse utilizzabili, dal denaro ai fattori di produzione: terra, lavoro e capitale. Come spiega Alessandro Meluzzi la battaglia per la nostra libertà si gioca ora, una all-in che deciderà le future sorti dell’Homo Sapiens.

L’intervento in diretta di Alessandro Meluzzi

” La nostra battaglia per la libertà, la nostra battaglia per la democrazia, la nostra battaglia per contrastare questa loggia di demoni che vogliono governare tutti: la loro strategia passa attraverso il controllo di due cose fondamentali che se le perdiamo abbiamo perso tutto. Il primo è il controllo del corpo che passa attraverso il controllo del corpo e del cibo. La produzione di beni alimentari dovrà passare attraverso una centrale di controllo. Il controllo della salute lo abbiamo visto splendidamente con biotech e i vaccini. Il loro obiettivo è la microchippatura fisica con microcircuiti ma prima c’è il controllo dei beni primari, del corpo e della finanza. Per questo loro altro obiettivo è la definitiva eliminazione del contante”