Nell’elezione di Zelensky c’è stata un’operazione di marketing politico senza precedenti. Hanno creato prima una fiction con il nome “servitore del popolo” dove Zelensky rappresentava il presidente perfetto che cacciava gli oligarchi e che portava la pace in Donbass.
Dopo aver martellato per tre anni con questa fiction, facendo entrare Zelensky in tutte le case ucraine come presidente perfetto, servitore del popolo è diventato il nome di un partito politico e l’attore della fiction è diventato il candidato alla presidenza dell’Ucraina e il popolo è stato parzialmente ingannato.
Al contrario vi è stata piena continuità tra Zelensky e i desiderata degli apparati americani e dei movimenti neonazisti. Non si sono rispettati gli accordi di Minsk, Zelensky ha cominciato a partecipare a lobby filo atlantiste, ha cominciato ad intensificare gli attacchi contro i filorussi nel Donbass e ovviamente tutto questo è diventato motivo sufficiente a Putin per iniziare questa operazione speciale da cui dobbiamo prendere le distanze.
Dobbiamo schierarci contro la guerra ma bisogna far capire perché questa guerra è scoppiata. Zelensky ha nominato come governatore di Odessa un membro di un battaglione che secondo Amnesty International è responsabile di crimini contro l’umanità, è stato finanziato dall’oligarca Igor Kolomoisky che ha finanziato tutti i battaglioni neo-nazisti. C’è piena contiguità tra il lavoro degli apparati americani e degli estremisti di destra iniziato nel 2014 con quanto sta avvenendo ora.
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