Distribuzione strutture di accoglienza, quali criteri? Il delegato alla sicurezza Marco Cardilli

Scontri nel VI Municipio di Roma: cassonetti incendiati e blocco dei pasti destinati alla struttura di accoglienza di Torre Maura

Ricollocazione per i nomadi (rom) che ieri sera dovevano essere trasferiti nella struttura di Torre Maura. “La decisione era in linea con le gare che erano state intraprese. Ci siamo immediatamente attivati per ricollocarli altrove in gruppi più piccoli”. Queste le parole del Delegato alla Sicurezza di Roma Capitale e Vice Capo di Gabinetto Marco Cardilli. A ‘Lavori in corso’ insieme a Stefano Molinari e Luigia Luciani, il Prof. Enrico Michetti e Furio Focolari.

“Credo che una struttura come quella che è stata inaugurata – dichiara Marco Cardilli ai microfoni di Radio Radiosia una struttura dove viene curata l’inclusione sociale. Quindi è un passo avanti rispetto agli insediamenti che siamo abituati a vedere. Credo che sia un investimento per la città. Poi è chiaro che alcune situazioni vengono strumentalizzate… In ogni caso se un gruppo ristretto di persone crea disordini appositamente, la prima cosa da fare è porvi rimedio. Lo abbiamo fatto attraverso una ricollocazione.

I criteri di distribuzione delle strutture di accoglienza sul territorio

“E’ bene ricordare – spiega il Delegato alla Sicurezza Marco Cardilliche le amministrazioni comunali forniscono servizi in un quadro normativo stabilito a livello nazionale e/o regionale. Quindi da questo punto di vista le amministrazioni soffrono la possibilità di strutturare le loro forme di assistenza sul territorio. Ma non farei una guerra fra quartieri – spiega – c’è una distribuzione su tutto il territorio. E’ anche vero che questo tipo di assistenza tende a concentrarsi, anche attraverso i bandi europei, in quelle zone in cui è più facile procurarsi delle strutture ricettive.