Gli apparati americani e le famose organizzazioni: una si chiama la Renaissance di George Soros, l’altra si chiama The National endowment for democracy, che è una sorta di braccio palese della CIA ossia per le operazioni alla luce del sole. All’interno di questo c’è Victoria Nuland, l’eminenza grigia delle azioni degli statunitensi in Ucraina. Queste organizzazioni, insieme al Dipartimento di Stato americano, hanno tracciato delle linee rosse che il Presidente Zelensky non avrebbe mai potuto oltrepassare una volta diventato Presidente. La cosa assurda è che si tratta di un documento ufficiale, pubblico, dove gli apparati statunitensi hanno imposto a Zelensky tutto quello che avrebbe dovuto portare avanti (una volta arrivato alla Presidenza) e tutto quello che non avrebbe potuto oltrepassare come linea rossa. Incredibilmente oggi ci rendiamo conto che il programma di Zelensky non è altro che l’implementazione di queste direttive ricevute dall’esterno.
Questi apparati americani gli proibivano di indire un Referendum sul formato dei negoziati da utilizzare con la Federazione Russa e sui principi per una soluzione pacifica. Gli apparati americani gli dicevano di non chiedere assolutamente al popolo che tipo di negoziati vogliono fare con la Federazione russa. Stiamo parlando della prima guerra del Donbass, quella del 2014.
Gli vietano di condurre negoziati separati, senza la separazione dei partner occidentali dell’Ucraina, con la Federazione russa. I membri delle autorità di occupazione e dei loro gruppi armati e le bande nei territori temporaneamente occupati in Donbass. Vietano praticamente a Zelensky di avere negoziati separati senza la partecipazione dei partner occidentali. Non trattano l’Ucraina come un paese sovrano e autodeterminato. Gli vietano inoltre di soddisfare i requisiti dell’ultimatum richiesti dallo Stato aggressore o raggiungere un compromesso con il Cremlino, a costo di fare concessioni a scapito degli interessi nazionali.
Ora che il Governo voleva aprire al Trattato con la Russia, concedendo la Crimea, la Nato si è opposta perché quel punto va ad oltrepassare questa linea rossa. In pratica gli ucraini sono in balia di un Presidente eterodiretto dall’esterno, da organizzazioni che fanno i propri interessi in Ucraina e non hanno a cuore gli interessi degli ucraini. Noi europei ci stiamo accodando a questo Presidente, totalmente in balia di questi poteri tanto avrà sicuramente il proprio tornaconto personale e noi stiamo rischiando di portare l’Europa in guerra per seguire questa che è una manovra scientemente pilotata dall’esterno e solo per gli interessi degli Stati Uniti e della Nato che da questa guerra hanno tutto da guadagnare.
Tutto quello che stiamo vedendo oggi era stato già scritto dal Dipartimento di Stato americano, dalle organizzazioni che fanno capo a Soros, a Victoria Nuland e da quelle che hanno finanziato il colpo di Stato nel 2014 proprio per portare l’Ucraina ad essere l’avamposto della guerra americana contro la Russia. Una guerra per procura che gli americani non vogliono combattere.
Gli ucraini, purtroppo sono caduti in questo tranello sperando in un Presidente e nel cambiamento. Noi europei stiamo cadendo nello stesso errore a causa della disinformazione mediatica che contribuiremo sempre a smascherare.
La Matrix Europea – La verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo