Zingaretti è stato eletto Segretario del PD il 17 Marzo, a 14 giorni di distanza dalla vittoria nelle primarie. Con il cambio al vertice si è di nuovo alzato il coro che chiede al neo-segretario: un ritorno della vecchia Sinistra, uno spostamento più a Sinistra del partito, dichiarazioni che riprendano temi cari da sempre alla Sinistra ecc. ecc.
Da un mese ormai abbiamo un nuovo leader del PD, ma cosa ha detto Zingaretti che può essere etichettato come “di Sinistra“?
Cosa ha detto Zingaretti
Il Segretario Nazionale del Partito Democratico ha parlato in modo molto diretto e circostanziato di alcuni temi che sembrano essere centrali per il suo PD.
Europa
Nella prima iniziativa da leader, Zingaretti preferisce concentrarsi sull’Europa piuttosto che sull’Italia:“Vi propongo la nostra prima iniziativa. Facciamo nostro e rilanciamo l’appello lanciato da Romano Prodi di fare del 21 marzo una giornata per la nuova Europa, esponendo la bandiera europea”. E il 30 Marzo ha presentato il nuovo simbolo insieme a Gentiloni e Calenda per le elezioni europee. Metà stemma è il simbolo PD, l’altra metà recita “Siamo europei”.
TAV
Un altro tema di cui si è molto parlato, e che dovrebbe dividere dal punto di vista ideologico i partiti, è quello del Tav. C’era un tempo in cui essere di Sinistra significava tutelare l’ambiente, le piccole comunità, o comunque stare tendenzialmente dalla parte opposta rispetto a Confindustria. Allora, forse, il segretario del partito di Sinistra più votato si sarebbe opposto alla Tav. Ma le cose cambiano inesorabilmente. “I bandi non si interrompono e sarebbe criminale ipotizzare di perdere centinaia di milioni di investimenti e migliaia di posti di lavoro”. Ecco la posizione netta di Zingaretti su questa “grande opera”, un sì senza se e senza ma.
Patrimoniale
Altra caratteristica della Sinistra è la sintonia, almeno su alcuni temi economici, con i sindacati. Dopo l’incontro ufficiale con la CGIL, Landini ha rilanciato l’idea di una patrimoniale. Un cavallo di battaglia, almeno nelle dichiarazioni, di tutta la Sinistra, dal Pci a oggi. Per qualche ora si è quasi pensato che questo nuovo PD volesse recuperare un tema della “Vecchia Sinistra”.
E’ bastato un accenno di proteste all’interno del partito a provocare una smentita netta:”Non so se è una proposta del sindacato, certo non è una proposta PD”. D’altronde la patrimoniale “Non è la proposta giusta da fare adesso”.
Cosa avrebbe potuto dire
Il Segretario del PD ha rilasciato dichiarazioni poco circostanziate riguardo temi molto cari al suo elettorato di riferimento.
Squilibrio tra poveri e ricchi
Sicuramente Zingaretti avrebbe potuto sconfessare fermamente le iniziative, deleterie in termini di consenso, dei propri parlamentari. E invece no. Si scopre che Zanda, neo-tesoriere del partito, ha proposto tempi addietro l’aumento di stipendio per i parlamentari. Dopo che praticamente mezza vittoria dei 5 Stelle alle politiche è attribuibile al dimezzamento degli stipendi della Casta e l’altra mezza al reddito di cittadinanza, che Zingaretti, invece, si sforza sempre di criticare. Ma il neo-segretario continua la crociata contro il reddito per i più poveri e minimizza sulla proposta di Zanda in favore dei “più ricchi”, ricordando che è una iniziativa individuale. Sarebbe stato sufficiente dire che è una proposta sbagliata.
Giovani e Università
Quello che manca di più in queste prime settimane di leadership sono le parole su temi da sempre cari a Zingaretti, per cui si è speso molto nei mandati da Presidente di Regione. Qualcosa sulla disoccupazione giovanile ad esempio. Il neo-Segretario è sempre stato molto attento alle politiche in favore dei ragazzi laziali. Nell’ultimo mese però pare che il tema giovani non sia più primario, almeno a giudicare dalla scaletta dei suoi interventi pubblici. Per il momento gli ha solo dedicato il nuovo simbolo. Anche se non si capisce cosa debbano farsene i ragazzi e le ragazze italiane del nuovo simbolo del PD.
Sulla ricerca, l’Università, la scuola, si fa fatica a ricordare invettive accorate a sottolineare la necessità primaria di investire in ambiti che, invece, vengono sempre relegati in fondo nella lista delle spese di Governo.
Lavoro
Anche qui, se dal punto di vista regionale “La Regione Lazio approva la prima legge in Italia su rider e lavoro digitale”, dal punto di vista nazionale non si ha la stessa attenzione sul tema dei diritti per questi nuove figure lavorative. Forse perché il tema è un cavallo di battaglia del Vice Premier Di Maio.
Quando, durante il dibattito per le Primarie, Giachetti lo rimproverava di avere tra le sue fila autori del Jobs Act e parlamentari che volevano reintrodurre l’Art.18, Zingaretti rispondeva in modo vago: “Sono per una nuova riforma del lavoro, per fare una verifica sul Jobs Act e fare delle modifiche”. A un mese di distanza questa nuova ideale riforma ancora non è chiara. Anzi il Segretario allarga ancora di più l’argomento “Occorre ora dare vita a un vero governo economico europeo capace di sostenere il lavoro e lo sviluppo“.
Alla fine, dopo un mese di dichiarazioni da capo politico, esce fuori un quadro troppo simile a quello delle precedenti leadership. Si percepisce un impegno maggiore nelle battaglie su temi come lo Ius Soli, per il quale ha lanciato una proposta proprio ieri a Porta a Porta, o per il Tav. Sembra di nuovo un partito concentrato più su questioni relative alle alleanze politiche, che nella ricerca di riportare la bussola verso Sinistra.