Cosa è andato a fare Mario Draghi in America? Forse la cosa che gli riesce meglio, cioè non difendere gli interessi degli italiani ma quelli degli altri.
Del resto si è formato alla Goldman Sachs e lo disse bene Cossiga quando lo definì un vile affarista.
Dunque, Draghi è andato in terra americana da Biden e, non soddisfatto della pessima battuta “preferite la pace o i condizionatori” è andato a dire queste parole: “Putin pensava di poterci dividere, ma ha fallito”. Biden, non convinto, non ha potuto fare altro che assecondarlo.
Le falsità di Draghi
Ora, sappiamo benissimo che questa battuta è assolutamente infelice (e falsa, inoltre). Non so se fosse nei desideri di Putin dividerci o non dividerci, fatto sta che l’Europa è già divisa, ognuno fa quello che vuole, o meglio, fa i propri interessi. La Germania non ha affermato che avrebbe limitato la capacità di far arrivare il gas dalla Russia, perché sa bene che altrimenti la sua economia affonderebbe. La confindustria e i sindacati tedeschi hanno avvertito immediatamente il governo tedesco.
Ecco quindi la seconda questione, il pagamento in rubli. Anche qui Draghi ha fatto il furbo e ha cercato di ripararsi sotto l’ombrello americano perché sa che in Europa è “tana liberi tutti“. “Non ci sono pronunciamenti ufficiali su cosa significa violare le sanzioni” dice Draghi, “se i pagamenti di gas in rubli violino le sanzioni oppure no, è una zona grigia“. Zona grigia o no, i tedeschi ci stanno vedendo benissimo ed è chiaro per loro, sig. Draghi. “Sono abbastanza fiducioso che l’Italia sarà in grado di pagare il gas russo senza violare le sanzioni a maggio anche considerando che il principale importatore di gas tedesco ha già pagato in rubli e quindi la maggior parte degli importatori ha aperto conti in rubli“; quindi se i tedeschi fanno cosi e se lo fa il Nord Europa – che già si sta riparando con l’apertura di un secondo conto corrente in rubli – certamente le nostre aziende non possono essere da meno e infatti Eni ha aperto un conto corrente in rubli con Gazprom Bank.
Quindi questo approccio è già dato per attuato. Perché allora Draghi va a raccontare fandonie in terra americana?
Putin ha diviso l’Europa, o meglio, l’Europa è già divisa, perché non esiste. L’Europa è una sovrastruttura che vive solo nell’immaginazione dei burocrati, delle multinazionali o delle banche d’affari e i suoi interpreti.
Quindi Mario Draghi ha detto una falsità, l’Europa è divisa, e Putin ha già creato le condizioni perché attraverso l’erogazione o il potere del gas, dell’energia, esercitasse una specie di golden share sull’Europa.
La risposta di Biden
Biden vorrebbe ridurre i tempi per affrancare l’Italia dalla dipendenza dall’energia russa. Attraverso Draghi sta già governando l’Italia e fa questo perché, oltre ad essersi impegnato ad aumentare il flusso di gas liquido verso l’Italia e verso l’Europa, sa che deve garantire le grandi compagnie del gas, visto che gli americani sono già pronti.
Quanto possano aiutarci è altra questione. Il gas liquido americano copre circa l’1% del fabbisogno italiano, quindi far venire meno oggi il gas russo vorrebbe dire creare un ulteriore danno all’economia italiana, la quale sotto Draghi si impegnerà e si vincolerà sempre di più rispetto all’economia americana.
Quindi, se il PNRR serve per andare a spendere soldi nell’economia americana, se sulla partita dell’energia saremo sempre più dipendenti dagli americani e se pure sulle armi – cosa che non ci è dato sapere – andiamo a comprare dall’America, questo vorrebbe dire che anziché aiutare l’economia italiana noi stiamo arricchendo quella americana e la stiamo aiutando a risalire la china.
Ecco il vero motivo del viaggio di Draghi in terra americana. Forse aveva solo bisogno di una copertura per andare o alla Nato o al FMI perché lui qui in Italia non ci vuole più stare.
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