Il romanista non vuole svegliarsi dal sogno della Conference. La vittoria della Roma di Mourinho sul Feyenoord ha riacceso la passione del popolo giallorosso.
Il successo internazionale mancava addirittura dal 1961 e la gioia per la conquista della terza competizione continentale è stata irrefrenabile. Un primo passo verso vette sempre più alte per il club capitolino. L’intenzione dello Special One e dei Friedkin è chiara. La volontà è quella di raggiungere traguardi e titoli di maggior prestigio.
La finale di Tirana è stata trasmessa sui maxischermi anche nella cornice dello stadio Olimpico. 50mila spettatori trepidanti hanno sostenuto a distanza Pellegrini e compagni. Il gol di Zaniolo ha scatenato l’euforia degli ultras romanisti.
I festeggiamenti raccontati ai microfoni di Radio Radio Lo Sport da Nicolò De Devitiis de Le Iene
“La maratona dei festeggiamenti continua. Dopo tanti anni di digiuno meritavamo questa gioia. Al Circo Massimo sono state 24 ore di festeggiamenti ininterrotti. Alla faccia di chi dice che la Conference League è solo una coppetta. C’era tanta voglia di festeggiare un nuovo trofeo. Ieri ho girato in Vespa insieme al mio papà romanista da sempre. La vespetta con il Colosseo alle spalle e mio padre munito di sciarpa e bandiera non ha prezzo“.
“Ci tenevo a dire una cosa alla faccia di coloro che ci stanno prendendo in giro. Uno festeggia pure quando vince il torneo di biliardino. La tifoseria romana e romanista è la più bella del mondo, ce lo dicono ovunque. Il calore romanista è inimitabile e unico. E’ stato bello vedere tante generazioni unite che si abbracciavano“.
“Io ho visto la partita allo stadio Olimpico. L’evento è stato organizzato molto bene. C’erano sei maxischermi e si sentiva in dissolvenza la telecronaca Sky. Facevano i cori come durante una partita normale ma in realtà stavamo incitando dei maxischermi. C’erano con me anche Noemi e Carl Brave: squadra che vince non si cambia“.