Giovanni Stroppa is on fire. Il Monza vola in Serie A. Il tandem dirigenziale Berlusconi-Galliani lanciano i brianzoli nel gotha del calcio italiano.
La sfida playoff contro il Pisa di D’Angelo ha regalato emozioni a suon di reti e ribaltamenti del risultato. 2-1 in terra lombarda nel match di andata, 3-4 biancorosso all’Arena Garibaldi nel ritorno. Torregrossa e Hermansson avevano messo paura agli ospiti. Ci hanno pensato Machin e Gytkjaer ha rimettere i conti in ordine. Marrone di testa ha messo la ciliegina sulla torta della promozione.
Il capolavoro del club e del suo allenatore. Stroppa torna dunque nella massima serie dopo l’esperienza alla guida dei calabresi del Crotone nell’annata 2020-2021. Queste le parole di Adriano Galliani ai microfoni di Sky Sport: “È un sogno che si realizza. Io sono di Monza, quindi sono particolarmente emozionato. È la prima volta in 110 anni che questa squadra va in Serie A e per me, che da bambino andavo a vedere le partite con mia madre che mi portava per mano, è una gioia ancora più grande e, dopo tanti anni da dirigente, ce l’ho fatta. Sono molto emozionato e felice“.
Mister Stroppa è intervenuto durante Radio Radio Lo Sport
“Ora godiamoci questa cavalcata culminata con un traguardo straordinario che non era scontato o semplice. C’è stato molto lavoro e sacrificio. Sono contento chiaramente per la proprietà, per il Presidente e per Galliani insieme a tutte le persone che hanno lavorato ogni giorno per questo obiettivo“.
“Sul 2-0 per il Pisa non ho pensato a niente. E’ stato un momento difficilissimo, quasi inverosimile per come è stata preparata la partita e per gli occhi che i ragazzi avevano prima del match. Poco dopo infatti abbiamo cominciato a giocare e abbiamo creato qualcosa. La sensazione è che c’erano i presupposti tecnici e tattici per rimettersi in carreggiata. Da lì la squadra ha fatto quello che doveva. Poi abbiamo pagato l’episodio del gol avversario nel finale dei 90 minuti che poteva ammazzarci. Però eravamo equilibrati e con il passare del tempo abbiamo conquistato il dominio del campo“.
“A caldo potrei dire che tutti sono pronti per giocare in Serie A. Per il modo in cui tutti sono cresciuti durante la stagione non ho dubbi nel dire che ognuno meriterebbe questo palcoscenico. Machin è discorso a parte rispetto agli altri. Lui è un giocatore con qualità tecniche superiori. E’ un ragazzo che arriva dalla Roma e ha fatto un percorso in B. Già ai tempi del Foggia e del Crotone lo stavo seguendo e volevo prenderlo. Qui all’inizio era un po’ ai margini e si era lasciato un po’ andare. Si è rimboccato le maniche cominciando a lavorare duramente. Il suo limite è la continuità mentale nel suo mestiere e in questo deve migliorare“.