L’alba di RedBird al Milan. Gerry Cardinale si è presentato nella veste di nuovo proprietario del club rossonero. Il passaggio di consegne con il fondo Elliott è andato a buon fine. Ora i vertici societari dovranno programmare con sagacia il prossimo futuro.
Gerry è stato fin troppo chiaro nelle sue prime dichiarazioni: “Io odio perdere, mi sento un vincitore come lo siete voi e quindi il futuro dovrà essere costruito sui successi raggiunti finora con la determinazione e la volontà di vincere“. La prima mossa di Cardinale è stata quella di incontrare Paolo Maldini. L’ex capitano recentemente aveva esternato qualche perplessità sulla situazione relativo al rinnovo del proprio contratto. La permanenza nell’organigramma milanista del figlio d’arte sembra ora una certezza.
Campionato e Champions League saranno impegni duri e rilevanti per i ragazzi di mister Pioli. Il Diavolo deve e vuole tornare dominante anche in ottica europea.
Il focus sull’affare RedBird-Milan analizzato in diretta da Marco Bellinazzo
“Certamente questa è un’operazione che punta a creare continuità rispetto alla gestione Elliott aggiungendo dal punto di vista imprenditoriale il Know How di RedBird e dello stesso Cardinale. Da anni il fondo si occupa di sviluppare il business legato allo sport. I fondi americani di recente si sono specializzati sullo spor business e puntano a riconoscere una specificità dell’industria sportiva immettendo un management qualificato al momento dell’acquisizione di club o di rami di azienda nelle leghe. Cardinale ha fatto operazioni del genere anche nel baseball e nel football americano. L’ingresso nel Milan prosegue quel percorso iniziato mesi fa con l’acquisto del Tolosa in Francia e del 10% del Fenway Sports Group che controlla il Liverpool. La sinergia industriale è molto chiara e promettente per il Milan e anche per le altre squadre coinvolte in questo percorso. In Italia penso anche all’Atalanta“.