Accontentare Sarri: questo è il tormentone estivo in casa Lazio. La dirigenza biancoceleste sta operando sul mercato per esaudire le esigenze tecnico-tattiche del mister toscano. Marcos Antonio è senza dubbio un colpo calzante alla mentalità dell’ex Napoli.
A dire il vero già lo scorso anno furono inseriti nella rosa elementi adatti allo scacchiere del 4-3-3. Pedro e Hysaj furono pedine espressamente richieste dall’allenatore. Senza dimenticare i colpi Zaccagni, Felipe Anderson e Basic. Tutti profili che hanno saputo recepire al meglio le indicazioni del trainer.
“Francamente – argomenta Stefano Agresti – questa distonia tra Sarri e dirigenti sulla costruzione della Lazio non la vedo. Forse l’ha fatta filtrare il mister che ha questa abitudine di dire una cosa dentro e un’altra fuori. L’anno scorso Tare ha costruito la squadra per Sarri, altrimenti non avrebbe preso Zaccagni, Pedro, Felipe Anderson e non avrebbe venduto Correa. Fuori esce il concetto che l’allenatore, poveretto, deve arrangiarsi con calciatori non adatti al suo calcio. Tutto si può rimproverare a Tare ma non questo. Il ds albanese credo sia uno che fa cose con logica“.