Generazione di fenomeni: la formazione più forte nata dopo il 2000

Ancor più dei top player, ancor più di un buon bilancio, qualsiasi dirigenza di qualsiasi club di questi tempi punta ad un solo obiettivo: trovare giovani crack di cui un giorno possano vantare la scoperta. Una ricerca mirata, quasi paranoica è ogni giorno su tutti i taccuini – ma che dico – su tutte le applicazioni di ogni amministratore delegato.

I motivi sono semplici, finanziariamente questi giovani sono praticamente una manna dal cielo, soldi di carta trovati nel marciapiede che, quando va male si possono rivendere a una cifra molto maggiore rispetto all’ingaggio.
Non si tratta di una ricerca facile, anzi, trovare dei piccoli crack è praticamente una caccia al tartufo, e qualora se ne trovino poi bisogna sperare che non siano meteore (alla Paloschi o Scuffet, giusto per delucidare).

In questo momento siamo in un periodo d’oro, con i giovani millennials, o meglio, centennials, che stanno rendendo le ricerche dei manager piuttosto facili in una vera e propria El Dorado del calcio giovanile.
Molti di loro si stanno consacrando in grandi club, alcuni fanno ancora la gavetta in panchina ma le loro valutazioni parlano chiaro: sono loro il futuro del calcio. Un portiere, quattro difensori, tre centrocampisti, tre attaccanti: ecco un’ipotetica formazione che farebbe impazzire di gioia Giampaolo Pozzo.

#1 – Alessandro Plizzari

Il giovane portiere scuola Milan, nato il 12 marzo 2000 è sulla bocca di tutti come il futuro tra i pali della nostra Nazionale per il suo talento. A soli 16 anni è stato in prima squadra, salvo essere ceduto l’anno dopo per fare esperienza alla Ternana, dove subisce 39 gol ma fornisce buone prestazioni con davanti una difesa da retrocessione. Nel 2018 torna al Milan, dove è praticamente il quarto portiere, ma potete dargli un’occhiata con l’U-21 in caso non l’abbiate ancora visto seduto accanto ad Antonio Donnarumma.

#2 – Ampadu

Ethan Kwame Colm Raymond Ampadu è un calciatore inglese naturalizzato gallese di origini irlandesi e ghanesi“, si legge su Wikipedia, ma la realtà è che questo giovane difensore ha tante nazionalità quante attitudini. Difensore di personalità, ottima elevazione e anche piedi buoni: caratteristiche difficili da trovare tutte insieme in uno di quel ruolo. Il suo cartellino o appartiene al Chelsea fino al 2023 e la sua valutazione si aggira già intorno ai dieci milioni. Parliamo di quella oggettiva ovviamente, figuratevi quella stabilita se ci si rivolgesse ai blues.

#3 – Ozan Kabak

Diciannove anni appena compiuti ed è già un titolare inamovibile in Bundesliga. La sua valutazione per Transfermarkt è molto simile a quella di Ampadu, ma probabilmente sarebbe inferiore volendo strapparlo al club tedesco. Lo lancia nel calcio che conta Fatih Terim, tra le fila del Galatasaray. Molti lo paragonano a Kostas Manolas.

#4 – Max Aarons

Un promettente terzino del Norwich, dotato di corsa e tecnica. Anche se il calibro non è quello dei giocatori precedenti è difficile trovare un prospetto simile sulla fascia destra che, guarda caso, ha appena rinnovato coi the canaries fino al 2023.

# 5 – Juan Miranda

Il fatto che il suo piede debole è il destro non gli ha comunque impedito di essere reputato un ottimo terzino sinistro, tanto che il Barça l’ha prelevato dal Barcellona B per farlo esordire in Champions l’11 dicembre 2018. Il giovane calciatore andaluso è il miglior millennial terzino destro trovabile in questo momento. Evidentemente in Catalogna sono stufi dell’assenza di Dani Alves.

#6 – Sandro Tonali

Praticamente famoso pur non avendo ancora calcato i campi di Serie A. Sandro Tonali, ora in forza al Brescia è valutato da Trasfermarkt 15 milioni di euro, quindi almeno una quarantina se le varie Juventus, Inter, Roma, Milan volessero prelevarlo dalla squadra di Corini. Tanti, forse troppi per una scommessa, ma in caso di vittoria la sua valutazione potrebbe aumentare esponenzialmente.

#7 – Timothy Weah

Nomen omen, dicevano i latini e in questo caso ci avrebbero preso. Sì, si parla del figlio di quel Weah che ha fatto faville al Milan e che ora è già tra le fila del PSG. Ceduto in prestito al Celtic per fare esperienza, Timothy è paragonato al papà non solo per il cognome, ma anche per come gioca: caso più unico che raro.

#8 – Phil Foden

Se dobbiamo fidarci di un parere illustre, di lui Pep Guardiola ha detto: “Ha un futuro roseo” e in effetti a vederlo giocare possiamo farci la stessa idea del tecnico del City. Il centrocampista nato a maggio del 2000 è soprannominato dai compagni “piedino di zucchero“. Sembrerebbe una presa in giro per la tenera età ma in realtà è un riferimento al suo tocco di palla.

#9 – Sancho

Inserito dal The Guardian tra i migliori 60 calciatori millennial, Jadon Sancho è senza dubbio nella top 10. Soprannominato “il razzo” è dotato di una grande accelerazione, ottimo assistman e anche col vizietto del gol (normale per il ruolo che ricopre di ala destra, meno normale per l’età) con una costanza impressionante. La sua valutazione? Domanda di riserva?

#10 – Vinicius

Se sia un 10, un falso nueve, una prima punta, decidetelo voi. Sta di fatto che può ricoprire tutti questi ruoli: non fatevi ingannare dall’apparecchio e dal sorriso innocente, perché Vinicius è forse il talento più cristallino tra quelli esaminati finora. Aggregato alla squadra B del Real a Luglio e già in prima squadra a settembre, il talento brasiliano ha già moltiplicato i 45 milioni con cui il Real l’ha prelevato dal Flamengo

#11 – Moise Kean

Presumendo che chi sta leggendo l’articolo sia italiano, non c’è bisogno di presentazioni. In caso non sia così andate a vedere gli ultimi due gol della nazionale italiana e le ultime quattro partite della Juventus.