Michetti sullo stadio della Lazio al Flaminio ▷ “Opera assolutamente realizzabile. Vi spiego come”

Stadio della Lazio al Flaminio: si può fare. Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha ricevuto il Presidente dei biancocelesti Claudio Lotito nelle stanze del Campidoglio. Il tema sul tavolo è quello dell’impianto dedicato interamente ai biancocelesti.

Il dibattito è aperto ormai da tempo immemore. I presupposti recentemente sembrano aprire a nuovi incoraggianti spiragli. Gli ostacoli non mancano, ma la sensazione è che in ottica futura l’opera potrà essere portata a termine senza troppi affanni come accaduto invece in passato.

Nel pomeriggio di Radio Radio Lo Sport è intervenuto il Professor Enrico Michetti. L’Avvocato capitolino ha fatto il punto della situazione spiegando nel dettaglio come e perché può sorgere la nuova casa della Lazio.

Un’opera realizzabile

Lo stadio Flaminio per la Lazio è assolutamente realizzabile. Quello è uno stadio che nasce dalle ceneri di un altro impianto, demolito e ricostruito. Certo, così come è fatto adesso è chiaro che lo stadio dovrebbe essere per gran parte demolito e poi interamente ricostruito. Non ci sono vincoli impossibili per far ciò. Anche gli attuali impedimenti possono essere rimossi“.

Il vincolo della famiglia Nervi è ancora in bilico?

Il vincolo non esiste. Il vincolo può durare al massimo fino alla morte del progettista. C’è un vincolo apposto con un Decreto ministeriale del 2018, ma è un vincolo teso alla conservazione. Lì si può fare tutto. Gran parte dello spazio sottostante è libero e quindi l’impianto potrebbe anche diventare un ovale che si allarga. C’è un aspetto che va tenuto in considerazione, che è quello acustico. Ad oggi però esistono soluzioni tecniche capaci di ridimensionare l’impatto“.

Problema parcheggi

In questo caso bisognerà fare dei sondaggi. Si potrebbe realizzare anche un parcheggio multilivello nella parte sottostante che potrebbe essere anche remunerativo. Nell’area ci si può lavorare anche molto bene. E’ un’area centrale della città. La destinazione urbanistica allo sport già esiste. Si tratta di muoversi per trovare una soluzione per dare al luogo, anche con opere di carattere compensativo, un nuovo volto. Basti pensare anche alla necessità di risistemare la viabilità sulla Flaminia. Si può realizzare un’area meravigliosa tra musica e sport. Ma attenzione: se non ci sono le capacità rischi di andare in galera“.