Juve saggia e jellata, ma occhio al ritorno

La Juventus spazza via il pessimismo che l’aveva accompagnata nelle ultime ore di vigilia, gioca una partita di grande intelligenza tattica, attenta nelle chiusure grazie alla prestazione superba di Bentancur, Matuidi (fino a quando è rimasto in campo) Pjanic e soprattutto, questa la sorpresa, di Rugani che non ha avuto mai una incertezza ed è stato capace anche di far ripartire il gioco. Mandzukic e Cancelo hanno scritto un pessimo compito in classe, assolutamente inutile il croato, sostituito dopo un’ora da Allegri che ha inserito un sulfureo Douglas Costa che ha colpito il palo dopo una azione terrificante, mentre Cancelo ha sbagliato l’impossibile concedendo il pari all’Ajax e riuscendo nella sola giocata per Cristiano Ronaldo.

Costui non ha bisogno di commenti, ha avuto una palla gol e l’ha messa dentro di testa, con un colpo di frusta nel centro della larga difesa olandese. Il supporto di Bernardeschi è durato un’ora poi il toscano si è sgonfiato pur al termine di una prova energica con due occasioni sontuose in zona offensive. Prova generale, dunque, di grande efficienza e di lucidità tattica, il pari, però, è un risultato ambiguo, di certo a Torino la Juventus dovrà cercare la vittoria perchè l’Ajax ha dimostrato già al Bernabeu di sapere fare quello che sa e che non ha sempre fatto in casa, cioò giocare in velocità su un tocco, cosa che gli è riuscita nella ripresa ma con eccessivo narcisismo e un football da calcetto, accademico e lezioso.

Considerate le premesse, le assenze, l’infortunio di Matuidi, le prove negative di Mandzukic e Cancelo, la Juventus può ritenersi soddisfatta ai massimi. La partita di Torino si preannuncia ad altissima tensione, il recupero di Chiellini e di Emre Can dovrebbe dare nuovo ossigeno ma non è il caso di correre con la fantasia e il pronostico.

Tony Damascelli