“Tutte le forze antisistema dovrebbero unirsi. È l’unica possibilità di esistere e resistere anche in vista delle prossime elezioni”. Andrea Colletti, Presidente del Gruppo Parlamentare di Alternativa, non le manda certo a dire. La caduta di Draghi e le elezioni sempre più vicine creano fermento nei partiti, pronti a una campagna elettorale senza esclusione dei colpi. E per una formazione come Alternativa, che di certo non può aspirare ai grandi numeri delle big del ‘campionato’, è tempo di riflessioni.
Una chiamata alle armi, quella di Colletti, ma non per tutti. “Tra le forze a cui mi riferisco non metto il MoVimento 5 Stelle, ma solo quelle che per lungo tempo non hanno dato fiducia a Draghi. Ne deve passare di acqua sotto i ponti prima di ragionare politicamente con loro: ci devono essere scuse e pentimenti”. Scuse che devono essere rivolte “soprattutto agli elettori, per aver votato in principio l’ex banchiere centrale”.
Ma la riflessione di un partito non può non riguardare anche gli avversari. A chi intravede nella fine dell’esecutivo anche quella del ‘campo largo’, Colletti risponde così: “Con questa pessima legge elettorale, l’unica arma del Partito democratico per contrastare il Centrodestra è fare un ‘tutti insieme appassionatamente'”. Non può mancare, poi, l’affondo all’altra parte dell’emiciclo: “Del Centrodestra, l’80% ha votato Draghi e quasi il 100% lo voleva come Presidente della Repubblica. Ora però fanno finta di essere all’opposizione“. Tanto che stiamo assistendo a defezioni ‘illustri’, da Gelmini a Brunetta: “I ministri di Forza Italia immagino sappiano che non c’è posto per loro. Per questo se ne vanno”.