La Top 11 dei giocatori scarsi che hanno vinto troppo

Ecco la formazione dei giocatori che pur non essendo top player hanno vinto, per merito o per sorte, una quantità spropositata di trofei

Marco Amelia

Marco Amelia con la maglia del Milan

Amelia ha vinto tanto, senza mai giocare titolare. O meglio, ha vinto ma non nelle sue stagioni migliori, da titolare a Livorno, che gli son valse anche la convocazione in Nazionale. I trionfi sono arrivati sempre quando era in panchina. Già nella prima stagione in Serie A da terzo della Roma si è ritrovato lo scudetto in tasca. Poi ne ha vinto un altro col Milan, sempre da riserva, insieme a una Supercoppa Italiana. Ma a livello nazionale ha fatto il massimo: un bronzo olimpico, un Campionato d’Europa Under 21 e la Coppa del Mondo.

Davide Santon

Davide Santon con l’Inter che lo ha lanciato in Serie A

Santon terzino della Roma ha vinto con l’Inter 2 Supercoppe, 2 scudetti, una coppa Italia, e poi la Champions e la coppa del mondo per club. Agli esordi sembrava potesse diventare almeno l’erede di Zambrotta in nazionale. Quando l’Inter decise di venderlo al Newcastle sembrava la solita scelta sucida del mercato nerazzurro. Poi si è perso. Stagioni buone alternate a stagioni da panchinaro fisso. Nemmeno col trasferimento alla Roma le cose sono cambiate. Settimane da titolare alternate a lunghi mesi da riserva.

Daniele Bonera

23/07/2013 Trofeo Tim al Mapei Stadium di Reggio Emilia fra Juventus-Milan e Sassuolo. Nella foto Daniele Bonera

Bonera ha fatto un’ottima carriera ed ha vinto tanto. Uno scudetto, una Champions League, una Supercoppa Italiana, un mondiale per club e una Supercoppa Europea. Perché si trova in questa classifica? Perché non ha mai convinto, schierato nel Milan inizialmente come terzino destro, poi come centrale, non è mai riuscito a raggiungere il posto da titolare fisso. Più che altro ha avuto un ruolo simile a quello del sesto uomo nel basket. Il primo ad entrare in difesa nel caso mancasse un titolare.

Simone Loria

Simone Loria con la maglia della A.S. Roma

Loria ha vinto la Champions e la Supercoppa con la Juventus facendo 0 presenze. Sul campo ha conquistato un campionato di B con l’Atalanta. Lo ricordiamo soprattutto per i suoi errori e per la buona frequenza al gol. E considerando che è un difensore centrale questo già dice tutto.

Massimo Oddo

Massimo Oddo durate una delle stagioni vincenti con la maglia rossonera

Massimo Oddo ha vinto tutto. Certo, ai mondiali per esempio, era in rosa più che altro per fare il barbiere, ma vagli a dire qualcosa. Dopo grandi annate da capitano della Lazio dove vince due Coppe Italia si trasferisce al Milan dove sbanca in quanto a trofei. Una Supercoppa Italiana, una Champions, una Supercoppa Uefa, un Mondiale per club e uno scudetto. Con il mondiale completa un Palmarès difficile da eguagliare. Ha vinto più di Ibra, Buffon, Maradona, Messi, Ronaldo ecc. ecc.

Simone Pepe

Pepe con la maglia “scudettata” della Juventus

Pepe per metà carriera sembrava un buon giocatore, per l’altra metà è ricordato solo per i gol segnati alla Lazio. Dopo un campionato di B vinto col Palermo, si accasa all’Udinese e poi senza nemmeno cambiare cromaticamente va alla Juve. E’ uno di quei giocatori, capostipite Iaquinta, che hanno vinto alla Juventus guardando le partite. Nello specifico 4 Scudetti 4 Supercoppa Italia e una Coppa Italia.

Simone Padoin

Padoin nell’ultima parte della sua carriera a Cagliari

Padoin è l’amuleto per eccellenza. Tutti gli vogliono bene, tutti lo amano nella Torino bianconera. Ha raccolto una quantità incredibile di trofei senza disturbare. Umile, timido. Sul campo vince il campionato di Serie B con L’Atalanta, poi alla Juve, dove vince 5 scudetti 3 supercoppe e 2 coppe italia. Verrà ricordato soprattutto per i post ironici sui social del tipo “Ha vinto più Padoin che…”.

Christian Brocchi

Christian Brocchi nella breve parentesi da allenatore del Milan

Professionista esemplare, la controfigura di Gattuso. Probabilmente se non fosse stato per Ringhio avrebbe giocato molto di più. Si è ritrovato a fare per anni il comprimario nel Milan, vincendo tutto, sempre con umiltà e rispetto del suo ruolo. Trasferitosi alla Lazio è diventato un giocatore simbolo in pochissimo tempo e si è tolto belle soddisfazioni, alzando altri trofei ( tra tutti la Coppa Italia contro la Roma). In totale nel suo Palmarès troviamo un campionato di B, 3 Coppa Italia, 1 Scudetto, 2 Supercoppa Italiana, 2 Champions League, 2 Supercoppa Uefa e 1 Mondiale per club.

Bojan Krkić

Bojan con la maglia giallorossa

Il cugino di Messi. Ai tempi della cantera blaugrana qualcuno azzardava addirittura un “questo è pure più forte” ( magari in catalano). Di sicuro quel qualcuno si sbagliava. L’inizio fu entusiasmante, 104 presenza nel Barca, poi una lenta discesa. Passa per Roma per rilanciarsi, poi al Milan fa ancora peggio, poi l’Ajax, lo Stoke City, il Mainz. Le prova tutte Bojan, ma niente. Diventa un giocatore come tanti. Nel suo girovagare ha portato a casa: 3 Campionato spagnolo, 1 Coppa di Spagna, 2 Supercoppa di Spagna, 1 Supercoppa dei Paesi Bassi,1 Campionato olandese, 2 Champions League, 1 Supercoppa UEFA, 1 Coppa del mondo per club.

Djibril Cissè

Cissè con la seconda maglia della S.S.Lazio

La carriera di Djibril Cissè può essere riassunta dalla parabola della stagione in biancoceleste. Gol pazzesco alla prima in campionato nel 2 a 2 a San Siro in cui la coppia Klose-Cisse fa sognare i tifosi. Poi niente. La sua stagione si infrange sul palo pazzesco colpito nel derby. Agli esordi vince una coppa di Francia con l’Auxerre e la Confederation Cup con la nazionale. Passa al Liverpool, e arrivano i trofei, vince la FA-Cup, la Champions e la supercoppa. Poi finisce in Grecia dove vince col Panathinaikos uno scudetto e una coppa. Ad Honorem gli assegniamo il premio per essere uno degli attaccanti più coatti della storia.

Niklas Bendtner

Niklas Bendtner sul prato dell’Emirates

Niklas Bendtner è l’attaccante che non sai perché fa l’attaccante. Il miglior risultato in termini di realizzazioni in un campionato “maggiore” è di 9 gol in 31 presenze. Mai andato in doppia cifra in se non al Rosemborg a fine carriera e al Birningham nella serie B inglese. Eppure, mentre i tifosi di almeno 5 stati gli hanno urlato “non segni manco co le mani”, Niklas ha portato a casa: un Campionato italiano,una FA-Cup, una Coppa di Germania, una Supercoppa di Germania, un Supercoppa di Norvegia, due campionati norvegesi, una coppa di Norvegia. Chissà cosa altro avrebbe vinto se fosse stato un ragazzo con con un pizzico di freddezza davanti la porta.

Allenatore: Roberto Di Matteo

Di Matteo sulla panchina dello Schalke 04

Di Matteo ha allenato giusto il tempo di vincere una Champions. Quando si dice trovarsi nel momento giusto al posto giusto. Se a questo detto vogliamo appiccicarci sopra un’immagine, è per forza quella del tecnico italiano. E’ stato inviato dal santo patrono dei telecronisti per rendere felice la vita di Marianella: “Drogbaaaaaa ancora una volta, sempre Drogba, meravigliosamente, incredibilmente Drogba”.

Marco Napoleoni