Calenda si era reso conto che avrebbe avuto enormi difficoltà a raccogliere le firme per presentare il proprio partito alle elezioni del 25 settembre 2022. Difficoltà che stanno provando tutti i piccoli partiti che provano questa avventura nel bel mezzo del Ferragosto. Renzi si era reso conto che non avrebbe con ogni probabilità superato la soglia di sbarramento del 3%. A Calenda conveniva allearsi con Renzi e a Renzi allearsi con Calenda, nonostante i due si siano insultati nei mesi precedenti, nonostante Calenda abbia giurato veramente che non avrebbe mai fatto un’alleanza politica con Renzi.
Entrambi hanno dimostrato di non avere nessuna credibilità e nessuna dignità. Per i propri interessi personali si sono messi insieme, rimangiandosi tutto quello che avevano detto fino ad oggi. Non è possibile che personaggi del genere debbano arrivare nuovamente in Parlamento mentre ci sono partiti che pur avendo dei senatori all’interno, pur avendo i sondaggi che gli danno oltre la soglia di sbarramento, sono costretti a raccogliere le firme in pieno agosto e basta un piccolo errore per non avere la possibilità di rappresentare il proprio elettorato alle libere elezioni.
Tutto ciò è una contraddizione inaccettabile: chi si comporta in maniera incoerente e subdola con gli italiani ha accesso alle elezioni, invece chi si comporta in maniera coerente da anni con il proprio elettorato sta rischiando di non potersi presentare alle elezioni. Quando è che diciamo basta a questi soprusi? Il presidente della Repubblica non interviene nei confronti di un partito che ha già superato lo sbarramento, mi riferisco ad Italexit, e che ha già dei senatori al proprio interno. Eppure il Presidente non è voluto intervenire per esentare questo partito dalla raccolta firme. Resteremo nelle mani dei vari Calenda e Renzi, che vergogna!