Caro energia, caro bollette, caro prezzi: l’Italia si prepara ad affrontare l’inverno più freddo degli ultimi anni. A preoccupare gli italiani, soprattutto i prezzi esorbitanti di luce e gas, che ormai hanno raggiunto vette faraoniche, costringendo quasi al collasso intere famiglie e aziende. Da qui, l’idea del Direttore Ilario Di Giovambattista di lanciare una campagna: #StopBolletteCriminali.
“Se da un giorno all’altro ti trovi un socio succhiatore del 25% del tuo intero fatturato, ecco che tu azienda – Radio Radio in questo caso – non riesci più a sostenerti: dovremmo punto licenziare? Non pagare le tasse? Siamo veramente strozzati da uno Stato strozzino e da un’imposizione sulla quale noi non possiamo fare nulla, ma il Governo può fare qualcosa“.
Come agire, dunque? “Prima del 25 settembre vorrei organizzare una discesa in campo di tutti noi che facciamo impresa, delle Partite Iva, di chi si sente vessato da questa situazione assurda della quale non parla nessuno. Ecco cosa chiedo ufficialmente a Draghi e a tutti i partiti che fanno parte della coalizione di Governo: dovete riportare le bollette ai livelli di qualche mese fa, altrimenti penso che potremmo seriamente arrabbiarci”.
E non si può certo dire che lo Stato sia del tutto innocente: “Lo Stato, attraverso il MEF, controlla l’ENEL, della quale è azionista non di maggioranza ma di riferimento: il 23% della proprietà di ENEL è dello Stato. L’ENEL credo che abbia il 60% delle utenze italiane: cominciamo da lì, cominciamo a togliere l’IVA su tutto, cominciamo a togliere le accise su tutto, cominciamo a convocare i gestori dell’energia, altrimenti noi siamo autorizzati anche a gesti clamorosi perché non è possibile che aziende, negozi e artigianato falliscano perché qualcuno sta speculando, e tra questi speculatori c’è lo Stato“.