Gran Premio del Belgio ▷ Le pagelle del Prof. Marcacci

Red Bull 10 e lode
Mai così annichilente per gli avversari. Si pensava, sbagliando, che la direttiva TD39 potesse limitare un pochino lo strapotere dei “bibitari” e rimescolare le carte. A conti fatti, è accaduto il contrario.

Max Verstappen 10 e lode
L’interprete perfetto per una vettura imprendibile. Ha guidato in stato di grazia, come una libellula sopra un nugolo di mosconi.

Eau Rouge 10
La curva più bella e suggestiva del mondo, il “decollo” prediletto di Michael Schumacher.

Carlos Sainz 8
Un podio che non consola e che sa, anzi di frustrazione. Lui però, partito dalla prima posizione che non corrisponde al tempo migliore, più di quello che ha fatto non poteva fare: oggi la Ferrari non ha mai dato la sensazione di poter duellare, già tenere a bada Russel è stata una piccola impresa. Un finale decoroso su gomme dure, che però al tempo stesso ha tradotto i limiti della macchina, dopo l’introduzione dei nuovi accorgimenti regolamentari per limitare gli effetti del porpoising.

George Russell 8
L’unica Mercedes in gara, anche in questo caso non migliorata dal lavoro circa gli aggiornamenti regolamentari, ha fatto ciò che ha potuto grazie alla performance del proprio pilota.

Charles Leclerc 7
Da un certo momento in poi non ha avuto quasi nulla da chiedere alla propria gara. Tra ieri e oggi non gli hanno semplificato la vita ai box. Implosione prestazionale che non è certo colpa sua. Finale confuso con il pit stop a un giro dal termine. Malinconicamente impallinato da Alonso.

Esteban Ocon 7
Il prospetto di un signor pilota, al quale manca un altro pochino di esperienza in più.

Ferrari 5
Esce ridimensionata dopo la sosta e dopo l’introduzione delle norme anti porpoising. Sensazione di competitività ridotta, globalmente.

McLaren 4,5
Grosso passo indietro, con corresponsabilità dei piloti, Ricciardo in testa.

Lewis Hamilton 3
Erroraccio senza giustificazione alcuna. Il modo peggiore di stare nella bagarre. Non da lui.

Paolo Marcacci