Nel big match della domenica sera, che ha visto affrontarsi senza alcun dubbio le due realtà calcistiche attualmente più credibili del nostro panorama nazionale, il Napoli vince per la terza volta consecutiva a San Siro contro il Milan e, anzi, esce da questo grande palcoscenico con un risultato positivo per il nono anno consecutivo, e per l’undicesimo anno su dodici.
Ma c’è una differenza rispetto al recente passato. Questa volta il Napoli non ha per niente dominato il match. Anzi, ha subìto un discreto numero di tiri in porta ed è stato anche fortunato in un paio di circostanze con due traverse colpite dai rossoneri.
Potrebbe sembrare che ciò sia detto in senso critico verso il Napoli. In realtà è l’esatto opposto. Questa sera gli azzurri hanno infatti dimostrato di avere forse l’ultima dote non ancora espressa in questi anni: quella di saper soffrire e di saper vincere anche scontri diretti importanti senza incantare nello spettacolo, ma grazie a sacrificio, abnegazione, concentrazione, e un pizzico di fortuna. Vale a dire , le caratteristiche che, nella narrazione giornalistica, sono di solito definite “da grande squadra”.
E quindi la vittoria del Napoli di stasera a San Siro è “da grande squadra”. Di una squadra che peraltro è dotata di individualità di livello altissimo: Kvaratskelia all’esordio alla Scala del Calcio, ha incantato pur senza strafare (il che ne accresce ancora di più l’importanza). L’Italia, forse, non ha ancora capito (o forse sta iniziando a capirlo solo ora) che Lobotka (soprattutto), Anguissa e Zielinski sono in questo momento a livello delle squadre TOP d’Europa. Ma anche gli altri interpreti della squadra stanno giocando in modo egregio (dal ritrovato Meret fino all’ultimo arrivato Simeone, autore del gol decisivo del match, passando per Mario Rui, Di Lorenzo, Rahmani, Kim).
La vittoria porta i partenopei in vetta solitaria alla classifica nel giorno in cui perdono in contemporanea Milan, Inter, Juventus e Roma. Anche questo è un segnale mica da poco.
Il Milan certamente può recriminare per una sconfitta immeritata. Ma non c’è dubbio che i rossoneri appaiono molto più forti ora di quanto non sembrassero l’anno scorso nonostante lo scudetto conquistato.
Le premesse di una bella lotta a due tra Milan e Napoli in stile anni 80 sembrano davvero esserci tutte. Godiamoci lo spettacolo.
Vittorio De Gaetano