L’economia italiana è uscita da una situazione di cigno nero con effetto asimmetrico sulle piccole imprese. Se l’evento era imprevedibile, mi riferisco al Covid, così non è per i suoi effetti stanti le scelte di soluzioni strategiche governative. Abbiamo lungamente argomentato sugli errori di scelta tecnica del Governo, Conte prima e Draghi poi, in ordine all’uso di strumenti non adatti alla situazione.
Occorreva intervenire sulle misure anticicliche e non costringere le imprese a un ulteriore indebitamento sul sistema privato. Sono errori strategici che pagheremo caro se non cambiamo rotta. Forse come il Tenente Drogo abbiamo solo pochi anni per uscire dalla Fortezza Bastiani. Rimanere fermi sulle posizioni consolidate, forti di incrollabili certezze ideologiche vivendo nell’anticamera della speranza quando da 30 anni i dati dell’economia italiana documentano una fragilità strutturale dovuta a scelte strategiche sbagliate, potrebbe avere effetti finali disastrosi.
Nel testo “Il Covid 19 e l’impatto sull’economia italiana“, edito da Universitalia, sto parlando degli effetti asimmetrici della pandemia. Ne parlo da un punto strettamente economico, e sono l’unico commentatore italiano che non si è avventurato in materie non di mia competenza come quelle mediche o giuridiche. Dico quindi al nuovo Governo che bisogna fare molta attenzione a continuare sulla stessa strada scelta dai precedenti governi. Dichiarare che si continuerà a portare avanti le linee del Governo Draghi è un gravissimo errore. Peggio ancora portare avanti quelle del Governo Conte. Perché? Quando si doveva aiutare le imprese, facendo pagare loro meno tasse erogando contributi a fondo perduto per effetto delle chiusure del Covid, si è scelto invece di farle indebitare con il Governo che disse “Vai avanti tu che mi vien da ridere“. Le imprese si sono indebitate.
A questo punto calo del reddito, aumento del debito, peggioramento dei parametri di rating, successive problematiche sia di rimborso del debito, sia di concessione del nuovo credito. Bisogna cambiare rotta e capire che il problema non è il Covid degli ultimi due anni ma di scelte strategiche di 30 anni di economia sbagliata.
Malvezzi Quotidiani – Pillole di Economia Umanistica con Valerio Malvezzi