L’appello rivolto ai leader antisistema: l’astensionismo ha vinto, uniamo le voci del dissenso!

Usciamo da elezioni dove ha vinto l’astensionismo, abbiamo provato in tanti a spiegare in ogni modo che quell’astensionismo non avrebbe punito il sistema ma avrebbe fermato quei partiti che al sistema provavano ad opporsi lasciandoli fuori dalle Istituzioni, così è stato. Il non voto ha favorito nuovi scenari nel nuovo sistema vigente, lasciando fuori ogni voce di dissenso e di opposizione. La mancata unione dei partiti è stata causata da problemi burocratici dovuti alla fretta e la tempistica proibitiva per la raccolta delle firme.

La maggior parte delle persone che non hanno votato sono proprio gli antisistema, i partiti che si sono schierati in questi anni dalla loro parte tutti e tre hanno totalizzato al massimo un milione di voti, ciò sta a dire che c’erano i numeri per portare tutti e tre i partiti del fronte antisistema in parlamento anche se divisi. Si è preferito lasciare un Parlamento senza opposizione e senza voce del dissenso.

In questo momento si sta creando un nuovo Parlamento e a causa dei numeri che abbiamo portato alle urne il dissenso non è contemplato e quindi questi partiti hanno la presunzione di credere che siano loro a rappresentare le istanze del dissenso in questo paese anche se ci sono milioni di persone che non si sentono rappresentate dal nuovo Governo e ci sono milioni di persone che non si trovano d’accordo con la politica estera del vecchio Governo e quella che porterà avanti sulla stessa linea anche il Governo che verrà. Bisogna quindi unirsi e far sentire questa voce nel paese prima della formazione del nuovo governo in modo tale da fare in modo che il nuovo Governo tenga conto delle istanze degli italiani che seppur non rappresentati dal parlamento e non votati alle ultime elezioni sono una bomba ad orologeria.

L’altro giorno hanno sfilato i furgoncini dei panificatori per protestare contro il caro energia, sarà la volta degli agricoltori e produttori di mozzarella di bufala, ma se questa crisi colpirà tutti, perché organizzare tante piccole proteste e non una protesta unica? Bisogna unificare le voci del dissenso e le categorie che stanno per chiudere le proprie attività dando una risposta unitaria. L’appello è rivolto ai leader dei partiti antisistema, a chi li ha appoggiati alle urne e a chi ha preferito non appoggiarli, adesso dobbiamo dare una risposta unitaria subito ed in maniera imponente.

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