Con il 4-2 all’Ajax, il Napoli chiude in trionfo il discorso qualificazione. 12 punti, 17 gol fatti a fronte di solo 4 concessi e primo posto che già tra due settimane potrebbe diventare quasi certo. Se i partenopei dovessero battere i Rangers al Diego Armando Maradona, anche una vittoria del Liverpool contro l’Ajax darebbe la quasi certezza del primo posto (gli basterebbe perdere con uno scarto di 4 gol o meno lo scontro diretto).
E c’è di più: i dati incoronano il Napoli come squadra più pericolosa di tutta la Champions League. Più del faraonico Manchester City di Pep Guardiola, più del Bayern Monaco schiacciasassi di Julian Nagelsmann, più dei campioni in carica, il Real Madrid dell’ex Carlo Ancelotti. Per capire di cosa parliamo, occorre una digressione sui numeri.
Gol e assist attesi
Come parametri per misurare la pericolosità di una squadra, si usano i gol attesi (xG), gli assist attesi (xA) e il dato che li raccoglie, quello degli xG+xA. Nello specifico, gli xG utilizzano parametri probabilistici per capire quanto un tiro è pericoloso e, dunque, quanto sia plausibile che una squadra riesca a fare gol (ogni tiro ha un coefficiente che varia da 0 a 1).
In gioco entrano numerose variabili, sia storiche che relative al giocatore, alla sua posizione, al suo rapporto con le marcature: un rigore, per esempio, parte da un valore di 0,75 perché è molto probabile si possa trasformare in gol. Per questa analisi, proprio per misurare meglio la pericolosità dei partenopei, verrà usato il dato dei gol attesi depurato dai rigori (npxG, non-penalty expected goals).
Allo stesso modo funzionano gli xA, che indicano la propensione di una squadra a costruire passaggi che mettono in condizione di fare gol.
Numeri da sogno
Considerando il dato aggregato delle 4 partite già giocate (dati Fbref), il Napoli è la squadra da cui ci aspetta più gol (rigori compresi): 14,4 contro i 10,6 del City, i 9,2 del Bayern e gli 8,7 del Real. Considerano le 17 reti, i partenopei stanno persino facendo meglio di quanto producono, mentre le altre squadre sono più o meno in linea. E c’è di più: depurando il dato dai rigori (considerando quindi gli npxG) il Napoli è comunque primo con 10,6. Solo negli assist attesi viene superato dal Bayern di un decimo di punto (7,9 contro 8). Sommando le ultime due metriche, il Napoli guarda tutti dall’alto con 18,5 (npxG+xA), tallonata da Bayern, City e Real.
Disaggregando i dati e facendo una media sui 90 minuti, il risultato non cambia. Napoli primo con una media di 2,65 gol non su rigore attesi e 4,63 gol (npxG) più assist attesi.
Zielinski e Kvara, oro di Napoli
Guardando le performance dei singoli giocatori, salta all’occhio un dato che ha del clamoroso: dopo l’alieno Erling Haaland (City), appaiato a Harry Kane (Tottenham), è Piotr Zielinski il giocatore da cui, in Champions League, ci si aspettano più gol. 3,6 per il norvegese, 3,1 per l’inglese e il polacco. Khvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen non sono da meno, piazzandosi al quinto e al sesto posto di questa classifica (dietro al madrileno Vinicius Júnior) con 2,7 e 2,6. Depurando il dato dai rigori, Zielinski scivola all’undicesima piazza, ma il georgiano e il nigeriano restano saldamente al loro posto. Sommando gol non su rigore attesi e assist, il funambolo di Tbilisi sale sul podio dietro a Haaland e a Robert Lewandowski (Barcellona). E, se si pesa il dato sui minuti giocati, al secondo posto c’è il nome che non ti aspetti: Giovanni Simeone. Uno che la Champions l’ha tatuata sul braccio.
Sognare si può
Con gli ottavi ormai raggiunti e il primo posto a un passo, il Napoli sembra molto più che una mina vagante. Certo, nel lungo periodo è probabile che le prestazioni calino, ma la storia della competizione è piena di sorprese. I partenopei, con questo gioco stellare, sognano a occhi aperti. Non svegliamoli.