“Bagnacani voleva affondare la giunta”. Parla Lemmetti, assessore al bilancio del Comune di Roma

Gianni Lemmetti è intervenuto a Radio Radio per dare la versione del Comune sulla vicenda delle registrazioni fatte dal presidente di Ama Bagnacani alla Sindaca Raggi

Le registrazioni di alcuni audio, rese pubbliche da l’Espresso, fanno tornare la Giunta Capitolina, e in particolare la Raggi, al centro della scena. Il tema è la discussione tra la Sindaca e l’allora presidente dell’ Ama Lorenzo Bagnacani, a cui il Comune ha revocato l’incarico quest’anno. Proprio Bagnacani avrebbe registrato il colloquio privato riguardo al bilancio della società da lui gestita.
Però se tu lo devi cambiare comunque, lo devi cambiare. Punto. Anche se loro dicono: “Perché la luna è piatta” . E ancora “Quando ai romani gli dico: sì, la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno… Cioè: mettono la città a ferro e fuoco. Altro che gilet gialli”.
Queste alcune frasi, pronunciate da Virginia Raggi, presenti all’interno delle registrazioni. A “Lavori in Corso” è intervenuto l’Assessore al Bilancio del Comune di Roma Gianni Lemmetti per fare chiarezza sulla vicenda.

Gianni Lemmetti: “In questo momento qui non c’è niente di nuovo, tecnicamente la posizione del Campidoglio non si muove di un centimetro. Sembra che non siano intercettazioni, sono registrazioni di conversazioni. Sull’attendibilità io almeno aspetto di ascoltare gli integrali. Commentiamo parti di conversazioni in ogni caso.

Quelle di Virginia Raggi non sono pressioni, visto che dal punto di vista ufficiale almeno 30 comunicazioni sono state inviate dal Campidoglio all’azienda in ordine alla valutazione dei crediti.

Ci possiamo mettere anche un minimo di autorevolezza e esasperazione da parte del sindaco. Esistono delle note ufficiali che il consiglio d’amministrazione non tiene minimamente in considerazione, sono state mandate molte note ufficiali e il consiglio le ha ignorate. La vicenda politica è perché le elezioni europee sono vicine.

Abbiamo assistito al fatto che il sindaco fa il sindaco. Il presidente di Ama è stato revocato per una serie di inadempienze tra i quali l’inefficienza sul servizio, e l’aver presentato 2 bilanci differenti e contrastanti. Non abbiamo niente da nascondere, quelle che ci fa strano è che il consiglio di amministrazione avesse registrato il sindaco.

Le registrazioni sono di ottobre e la revoca è del 2019, in quel momento nessuno stava pensando alla revoca. Se uno si auto-registra vuol dire che sta lavorando male per l’incarico che sta svolgendo. Forse aveva altre mire politiche Bagnacani“.