Dentro le trame di Forza Italia con Andrea Ruggieri ▷ Berlusconi non muove più i fili?

Le parole vanno pesate con cura: se viene detto “non esiste un caso Ronzulli, e comunque è già risolto“, evidentemente non le si è soppesate.
Un caso Ronzulli quindi c’è stato, la Senatrice di Forza Italia benvoluta da Berlusconi al punto di rischiare di spaccare l’alleanza di centrodestra agli albori del nuovo governo, non sarà però ministro. La attende il ruolo da capogruppo al Senato: “La conosco da 30 anni, sarà brava in questo ruolo“, dice Berlusconi. Che però non disdegnava neppure un (ex) deputato che si chiama Andrea Ruggeri e che in questa tornata non è stato ricandidato: il perché è un mezzo mistero.

Oggetto di grandi battaglie politiche liberali e noto volto politico di FI, Ruggeri non è mai uscito dalle grazie del Cavaliere. E qui torniamo all’interrogativo precedente: ma allora perché non lo ha candidato? C’è qualcuno da sotto che lo influenza (o supera)?
Il mio caso è emblematico“, dice Ruggeri, “l’indicazione su di me da parte di Berlusconi c’era e non solo su di me: cito un altro caso come quello di Valentino Valentini, eppure queste indicazioni non sono andate a dama“.
Quindi?
Evidentemente, come d’altronde è un po’ che accade in Forza Italia, tra la volontà politica di Silvio Berlusconi e la sua esecuzione c’è molta distanza“; per mano di chi? “Per mano di chi forse ha preso un po’ troppo potere, al di là del curriculum e della brillantezza che ha“.

A chi potrebbe essere destinata la frecciata velenosa?
Andando a ritroso il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini e il giornalista Paolo Emilio Russo sono ad esempio le due novità subentrate a Sestino Giacomoni e al già citato Valentino Valentini. Sono molti poi gli epurati dal Parlamento in questi anni. Nomi come Rizzotti, Messina, Gregorio Fontana e – appunto – Andrea Ruggeri. Quello che tutti loro hanno in comune è che non sono mai entrati in sintonia con Licia Ronzulli.
Per chiudere il cerchio, Barachini ed Emilio Russo sono nomi di fiducia proprio della Senatrice. Tutti gli altri si sono beccati un “sei fuori” di briatorana memoria.