Stanno iniziando ad arrivare le multe da 100 euro agli over 50 che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, ha dichiarato di voler togliere queste sanzioni. Una speranza per molti, che potrebbe diventare realtà già l’8 novembre: “In ogni caso, se anche non dovessimo riuscirci adesso, lo faremo subito dopo”, spiega l’Onorevole. Un passo che sarebbe importante, in quanto rappresenterebbe un primo segno di discontinuità concreto con l’operato precedente del Ministro Roberto Speranza, che tra l’altro ha polemizzato con Giorgia Meloni proprio sul tema Covid. Il Presidente del Consiglio, d’altronde, è stato chiaro: la gestione della pandemia non l’ha soddisfatto. Tanto che spicca un’altra proposta di Fratelli d’Italia sulla creazione di una commissione d’inchiesta.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: si riuscirà presto a intervenire anche su altri obblighi? “Noi siamo sempre stati contrari agli obblighi, ci hanno addirittura chiamati ‘no vax’. Secondo noi, tutto quello che è stato fatto e deciso durante il Covid in tema soprattutto di lavoro è stata una compressione illegittima e incostituzionale dei diritti dei cittadini italiani. In un momento di emergenza energetica e di persone che hanno problemi a riempire il carrello della spesa, una multa per una mancata vaccinazione mi sembra una punizione immeritata. Accanto a questo, poi, c’è tutto il tema del lavoro: durante la pandemia ci sono stati cittadini, lavoratori italiani ai quali è stato impedito di esercitare un proprio diritto. Queste sono tutte storture che vanno sistemate con urgenza. Il nodo fondamentale è quello dei diritti: il PD ne fa una battaglia, a me sembra però che chi si è dimenticato della base dei diritti costituzionalmente garantiti sia proprio la Sinistra”.
Per l’Onorevole Lucaselli, anche le restrizioni nei confronti dei sanitari dovrebbero crollare quanto prima: “Siamo in deficit di personale e impediamo ai nostri medici e infermieri di entrare in ospedale. Lo dico da paziente oncologica: oggi entro ed esco dall’ospedale con la mascherina e non mi sento minacciata dal fatto che ci siano sanitari che hanno fatto una scelta diversa. Abbiamo bisogno di rimettere in moto l’Italia da tutti i punti di vista: è chiaro che i fragili debbano essere tutelati, ma bisogna tornare allo stato di diritto“.
Parole forti, condivisibili. Ma la sensazione, ahimè, è che si stia comunque perdendo tempo. Non è così per la deputata: “Il Presidente Meloni ha costituito un Governo in temi record, le commissioni in Parlamento ancora non sono state formate e molti Ministeri non hanno ancora concluso la composizione dei propri gabinetti. Bisogna oleare la macchina e, soprattutto, averne una. Il Governo ha appena ricevuto la fiducia dal Senato, diamogli qualche giorno per poter organizzare le idee e capire le priorità. Detto questo, io credo che quello di cui abbiamo parlato sarà senza dubbio uno dei primissimi temi sul tavolo e che Fratelli d’Italia stessa lo porterà al centro del dibattito. Noi sicuramente non ce ne dimentichiamo“.
Non si può fare a meno di chiedersi, a questo punto, come sia conciliabile la posizione di Lucaselli e, in generale, di Fratelli d’Italia con quella di un Ministro della Salute, Orazio Schillaci, che parla positivamente del green pass. “Non lo conosco personalmente, ma devo dire una cosa: il Ministro della Sanità non è il Ministro del Covid, ha una serie di competenze e di oneri che vanno oltre questo, in primis il dovere di garantire una Sanità giusta ed egualitaria da Nord a Sud in modo tale che non ci siano pazienti di serie A e di serie B e, soprattutto, quello di garantire i servizi. Ci sono tantissime cose che vanno ristrutturate. Il Ministro deve pensare a tante cose, a vigilare sul Covid ci siamo noi“.