La Commissione europea e quell’occhio di riguardo per la Germania

All’apertura dell’incontro con la Commissione Industria, Ricerca e energia dell’Europarlamento a Bruxelles, il commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager sembra appoggiare l’egoismo tedesco di Scholz, dove, in riferimento agli aiuti, 200 miliardi a famiglie e imprese tedesche, seguono le suddette parole: “Sarebbe un peccato che se nessuno se lo può permettere, allora nessuno può farlo“. Secondo la commissaria la soluzione più consona sarebbe quello di innalzare le soglie dei contributi in modo che le imprese possano beneficiare di aiuti entro le soglie molto più alte e quindi non chiudere. Peccato che queste nuove soglie serviranno per fare passare indenni dall’accusa di aiuti di Stato solo gli aiuti alle imprese tedesche. E’ chiaro che la Vestager sembra avere sposato la tesi del vice cancelliere tedesco Robert Habeck, dove afferma l’importanza delle imprese tedesche nello scenario europeo e di come, aiutando le imprese tedesche, si aiuti a proteggere l’intera economia europea. È opportuno però ricordare che la Germania si è cacciata in questa situazione da sola, servendosi di fornitore unico di energia russo, collezionando una serie di avanzi commerciali e rompendo l’equilibrio macroeconomico dell’eurozona. E adesso chiede di porre riparo a questo disastro, dove siamo stati trascinati anche noi, ignorando l’equità della concorrenza del mercato unico. Cara Vestager, come diciamo noi in Italia i panni sporchi si lavano in famiglia.

Ora io so che verrò accusato come sempre di essere un antitedesco e via discorrendo e qualcuno vorrà ricordare memorie per fortuna antiche dei conflitti che noi abbiamo avuto ahimè con i tedeschi e di come loro furono responsabili di tanti guai nel mondo. Ma di nuovo mi tocca ricordare la verità, le cose che sono successe. Questo discorso mi ricorda un pochettino Orwell quando scrive che gli animali sono tutti uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli altri, in un famoso libro che si intitola La fattoria degli animali. Non capiamo come mai bisogna adottare le politiche del rigore, e dagli se qualcuno viola gli accordi sugli aiuti di Stato, e se lo fanno i tedeschi per le imprese tedesche a quel punto si può derogare alle regole. Questo è quello che non va bene in questa Europa. Questa Europa è di fatto una Europa dove l’euro è il sostituto del marco tedesco e la Commissione europea è fortemente condizionata, mi limito a dire questo, dal governo tedesco. Buona economia umanistica.

Malvezzi quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene, con Valerio Malvezzi