Telenovela missili: Stoltenberg la spara grossa e dà una nuova versione sulla bufera Polonia

Continua senza posa quella che ormai potremmo definire la telenovela del missile sulla Polonia. Una telenovela che in realtà ha risvolti tragici dacché due persone sono state uccise e in quel caso poco conta davvero la nazionalità del missile. Ma a prescindere da questo pur doloroso aspetto, bisogna ragionare sulla situazione che si sta producendo.
Cade un missile sulla Polonia e si genera subito un dibattito nel quale non vi è dubbio che i colpevoli sono i russi. Dopo qualche ora comincia ad affiorare anche la voce di Mosca, che smentisce categoricamente il fatto che quei missili potessero essere suoi. L’indomani si ammette apertamente, ed è Joe Biden stesso a farlo, che quei missili non sono russi. Poi arriva la notizia ufficiale che quei missili non solo non sono russi, ma sono ucraini. Quindi si era partiti dalla colpevolezza certa della Russia e si è rapidamente giunti all’assoluzione totale della Russia e al riconoscimento della colpevolezza dell’Ucraina del guitto Zelensky. Non male come spostamento del discorso di verità da un polo a quello opposto.

Si potrebbe dire a questo punto che la vicenda sia conclusa e che fortunatamente si sia evitato lo scontro diretto tra Stati Uniti e Russia. Scontro diretto che sarebbe potuto scaturire qualora i russi realmente avessero scagliato quei missili sulla Polonia, dacché sarebbe scattato a quel punto l’articolo cinque della NATO, il quale prevede che se uno Stato membro – come la Polonia – viene attaccato, gli altri hanno il diritto-dovere di supportarlo, di difenderlo e di intervenire. Ma come dicevo, i missili, non essendo russi, non hanno posto in essere una situazione di questo genere.

Tuttavia gli Stati Uniti non hanno rinunziato alla propria narrazione. Continuano, pur avendo riconosciuto che i missili non sono russi ma ucraini, a sostenere la colpevolezza della Russia.
Proprio così. Leggete che cosa ha detto il segretario generale della Nato su Sky TG24: “La Russia è responsabile dell’incidente in Polonia perché è stato causato dalla guerra che ha scatenato contro l’Ucraina”. Parole in libertà.
Mi permetto di chiedere come si fa seriamente a credere a questa narrazione fumettistica, caricaturale e apertamente demenziale. I missili sono dell’Ucraina, però la colpa è comunque della Russia, dacché la Russia è entrata in guerra con l’Ucraina e quindi quei missili, che pure sono ucraini, sono comunque da imputarsi, quanto a responsabilità, alla Russia. Voi capite che è un puro non sequitur, è una pura menzogna, presentata però come verità indubitabile.

Per capire tutto questo, più che alla sfera della geopolitica, dobbiamo richiamarci alle favole di Fedro e in particolare alla celeberrima favola del Lupus et agnus. Favola che narra di come il lupo a monte accusasse l’agnello a valle di intorbidire di l’acqua. L’agnello glie lo fece pacatamente notare: “Come è possibile, lupo, che io ti inquini l’acqua se tu sei a monte e io sono a valle?“.
A quel punto il lupo, di fronte alla inconfutabile verità dell’argomento, passò direttamente all’azione e aggredì l’agnello, che del resto aveva già deciso di aggredire e stava solo cercando alibi e scuse per giustificare la propria azione violenta. Ecco, io credo che il nuovo lupus, in questo caso la civiltà imperialistica del dollaro, si stia davvero muovendo in questo modo, cercando in ogni modo il casus belli, cercando in ogni modo una scusa per poter intervenire militarmente anche quando non ce n’è alcun motivo.

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