Io credo che noi italiani dovremmo opporci nella maniera più assoluta alla candidatura di Luigi Di Maio come inviato dell’Unione Europea nel Golfo Persico. Dobbiamo farlo per una questione di principio. Se noi permettiamo che chi in Italia ha remato contro gli interessi nazionali per fare quelli dei potentati stranieri o addirittura di altri Stati, possa poi essere ricompensato con un ruolo per il quale non ha assolutamente i requisiti – perché nessuno mi venga a dire che in Europa non c’era un profilo migliore di quello di Luigi Di Maio come candidato nel nel Golfo – questo vuol dire che si vanno a ledere i più basilari principi di rappresentazione democratica, anche se questi non sono dei ruoli elettivi.
Stiamo parlando di un politico che si è presentato da poco alle elezioni in Italia ottenendo un ridicolo 0,5% dei voti, nonostante si fosse presentato alle elezioni in qualità di ministro degli Esteri in carica. Questo vuol dire che gli italiani hanno bocciato in maniera categorica il suo operato. Questo vuol dire che gli italiani non lo vorrebbero vedere Luigi Di Maio ottenere un incarico europeo. Questo vuol dire che se noi invece permettiamo che ciò avvenga, stiamo legittimando quella che di fatto è una prassi che va avanti da anni ai danni dei cittadini italiani. Vuol dire che ognuno è libero di fare in Italia gli interessi di potentati stranieri, gli interessi di altri Stati, tanto sa che poi viene ricompensato da quei potentati stessi.
Quindi noi non possiamo e non dobbiamo permettere che chi ha avuto incarichi in Italia, remando contro gli interessi nazionali italiani a favore di interessi di altri, venga poi ricompensato da quegli altri con un incarico internazionale. Questo noi non dobbiamo permetterlo.
Se non interrompiamo subito questa prassi protestando attivamente contro la nomina di Di Maio per l’incarico europeo, in futuro ognuno si sentirà libero di poter tradire gli interessi nazionali per poi avere una ricompensa all’estero. E’ accaduto in passato con Draghi, è accaduto in passato con Monti, è accaduto in passato con Letta, è accaduto in passato con Gozi e non abbiamo mai detto nulla. Però erano profili questi che in qualche modo a livello internazionale venivano giustificati dal loro curriculum. Con Luigi Di Maio è caduta definitivamente la maschera. Non ha alcun requisito per il ruolo che gli hanno assegnato. Semplicemente si stanno sdebitando a livello internazionale per i servigi che Di Maio ha portato avanti contro gli interessi nazionali e gli italiani diranno di no e diranno di no con energia.
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