È una data importante: oggi la Consulta si esprime sui decreti del Governo Draghi che hanno portato all’obbligo vaccinale per i sanitari (e di conseguenza per tutti). Sono 11 le ordinanze con cui 5 uffici giudiziari hanno sollevato dubbi sulla costituzionalità di obbligo e sanzioni in particolare del Decreto Legge 01/04/2021 n. 44 e Decreto Legge 24/03/2022 n. 24 che istituiscono l’obbligo di iniezione per gli operatori sanitari, pena la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, stabilito inizialmente fino al 31 dicembre 2022, ma anticipato dal Governo Meloni al 1 novembre scorso.
La speranza è l’ultima a morire per chi è andato a processo e chi spera nello smacco giudiziario praticamente a tutto l’impianto pandemico sollevato nel biennio. Le possibilità che accada però sembrano davvero scarse, non solo perché “questa Stasio che ha scritto su La Stampa“, pronunciandosi criticamente sulla possibilità libertaria, “è una ex portavoce della Corte Costituzionale“, come afferma il prof. Alberto Contri, ma anche perché “se qualcuno crede nel diritto, pensa che il diritto prevalga sulla forza, ma questo non è mai accaduto nella storia dell’umanità”. Pessimista il Prof. Alessandro Meluzzi, che però ha chiosato con un barlume di ottimismo: “Pensate che disastro sarebbe per Pfizer & Co“.
Nel frattempo è arrivata in questi giorni un’ulteriore sentenza: il giudice dell’Aquila Cruciani si è pronunciato favorevolmente verso una dipendente sospesa per aver rifiutato l’iniezione: carte di cui la Consulta dovrebbe tener conto. Ma nulla è detto, anzi.
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