Voglio leggervi quello che scrivono sul sito ufficiale della NATO per giustificare la chiusura dei rapporti di collaborazione con la Russia nel 2014. Dicono: “Dalla fine della Guerra fredda e dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, la NATO ha cercato di costruire un partenariato per perseguire il dialogo con la Russia anche attraverso il Consiglio Nato-Russia, un forum di consultazione su questioni di sicurezza e cooperazione. Tuttavia – scrivono – in risposta alle azioni aggressive della Russia e all’annessione illegale e illegittima della Crimea, la NATO ha sospeso ogni cooperazione civile e militare praticata con la Russia già nell’aprile 2014”. Quanto disonesta è questa ricostruzione! Non si può nella maniera più assoluta raccontare che la NATO aveva intenzione di inglobare la Russia nelle istituzioni occidentali, ma è stata la Russia che, improvvisamente, con il folle gesto di annettere la Crimea, ha causato la chiusura dei rapporti. Perché questo è quello che è accaduto ad aprile 2014, quando Putin con un referendum annesso la Crimea all’Ucraina.
Ma che cosa è accaduto qualche mese prima? Lo leggiamo sul Sole 24Ore di febbraio 2014, in un articolo dal titolo “Se Soros e la finanza scelgono il governo in Ucraina”, dove Soros, finanziere statunitense, scrive di aver contribuito a rovesciare il regime filorusso. In un articolo precedente dello stesso periodo, sempre pubblicato dal Sole 24Ore dal titolo “L’Ucraina vara un governo con ministri stranieri” dove viene specificato che alcuni ministri sono addirittura americani. Quindi, un finanziere statunitense dichiara di aver contribuito economicamente a rovesciare il governo di un Paese democratico, governo democraticamente eletto dai cittadini. Contestualmente veniamo a sapere che dopo quella rivolta fintamente popolare ma eterodiretta dall’esterno, arrivano al governo dei ministri stranieri, addirittura americani, provenienti dal Dipartimento di Stato. Poi troviamo l’intercettazione di Victoria Nuland del Dipartimento di Stato in piazza a Kiev con i rivoltosi. Quindi, anche in questo caso una ingerenza inaccettabile da parte degli Stati Uniti negli affari ucraini. Bene, Victoria Nuland, intercettata con ambasciatore americano a Kiev, dirà: “L’Unione europea si fotta, per l’Ucraina decidiamo noi. Abbiamo il nostro uomo come primo ministro e si chiama Yatsenyuk”. Tant’è vero che sarà proprio Yatsenyuk a diventare il primo ministro nel post rivoluzione del 2014.
Poi abbiamo il senatore guerrafondaio John McCain che sale sul palco con i rivoltosi in piazza a Kiev e dice: “Continuate così, perché l’Unione Europea ha bisogno di voi e voi avete bisogno dell’Unione Europea”. Quindi, un americano parla in piazza a Kiev a nome dell’Unione Europea. Altre inaccettabili ingerenze. Quindi gli americani avevano avuto un ruolo determinante nella rivolta del 2014 che ha fatto cadere un governo democraticamente eletto per far arrivare al governo o un filoamericano o un pupazzo degli americani. Tutto questo ha spinto Putin ad annettere l’Ucraina per salvaguardare i suoi interessi in un Paese che era finito ostaggio degli apparati statunitensi. E sul sito della Nato noi leggiamo che i rapporti tra Nato e Russia si sono inclinati perché Putin improvvisamente ha deciso di annettere la Crimea e tutto il resto. Onesto viene omesso, non viene raccontato in modo che nessuno possa capire la realtà dei fatti. Questa è una ricostruzione disonesta e io ringrazio di aver avuto la possibilità di ricostruire tutti i tasselli sempre e solo in nome della verità.
La Matrix Europea – La verità dietro ai giochi di potere, con Francesco Amodeo