L’obbligo vaccinale è legittimo. Così ha deciso la Corte Costituzionale, qui il comunicato stampa degli Ermellini che, dalle prime righe, si esprime in tal senso: “La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali”.
Ricordiamo che sono stati i tribunali di Brescia, Catania, Padova, il Tar della Lombardia e il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana a dubitare della legittimità. Ponendo l’attenzione verso i due Decreto Legge: 01/04/2021 n. 44 e 24/03/2022 n. 24, che istituiscono l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari, in caso contrario la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione. “Ho la sensazione che il problema non sia neanche di chi sapeva già che ci sarebbe stata questa decisione ma di chi ha pensato che questa è una decisione solo sull’obbligo, e non è così. E’ sulle sanzioni ed è questa la cosa più preoccupante”. Così si esprime la giornalista Maddalena Loy, intervistata da Francesco Borgonovo, che non scende a patti con la decisione della consulta. A Loy si aggiunge anche l’avvocato Mauro Sandri: “Il concetto di politica giuridica è stato espresso in maniera latente da questa sentenza, vale a dire il principio della prevalenza della presunta tutela della salute pubblica su quella individuale”. L’avvocato analizza l’azione del sacrificio individuale per il bene collettivo che sì, è funzionale solo se però vi sono delle basi solide ed equilibrate su cui basarne l’atto: “Questa normativa scientificamente non regge”, specifica Sandri.
L’intervista completa.