La black list dei rider: “Ecco quali vip non lasciano la mancia”

Nella lista degli addetti alla consegna di cibo a domicilio figurano personaggi come Teo Mammuccari, Mauro Icardi, Noyz Narcos, Marracash e Gonzalo Higuain.

Non ci sta il collettivo di rider che, nella pagina Facebook “Deliverance Milano”, pubblicano una lunga lista di nomi di celebrità che ordinano con le App e non lasciano la mancia alla consegna del cibo a domicilio.

Il nutrito elenco, in cui figurano anche personaggi come Mauro Icardi, Fedez e Chiara Ferragni, Platinette, Fabio Rovazzi e Leonardo Bonucci, risponde all’esigenza dei fattorini e lavoratori precari di denunciare questi comportamenti. “Ricordatevi sempre una cosa clienti” si legge nel post che, dal tono assunto, assume caratteristiche quasi minatorie “entriamo nelle vostre case, vi portiamo il cibo e qualsiasi altra cosa vogliate, praticamente a tutte le ore del giorno, siamo in strada sotto la pioggia battente o sotto il sole cocente, senza assicurazione. Sappiamo tutto di voi. Sappiamo cosa mangiate, dove abitate che abitudini avete. E come lo sappiamo noi, lo sanno anche le aziende del delivery. Queste piattaforme come sfruttano noi lavoratori senza farsi alcuno scrupolo, sfruttano anche voi, speculando e vendendo i vostri dati“.

Buon 25 Aprile e buona festa della Liberazione a tutti! Se l’informazione è potere noi rider liberiamo i dati!” ha scritto il collettivo, chiedendo nell’elenco che vengano riconosciuti “diritti sindacali, salario minimo, una previdenza sociale adeguata” e che le mance rilasciate non siano soggette a tassazione.

Stando a quanto si evince ancora dal post su Facebook, la black list dei rider verrà aggiornata in tempo reale e reso pubblico ogni qualvolta lo riterremo necessario. Invitiamo tutti i nostri colleghi a mandarci altre segnalazioni”.

Attente quindi piattaforme digitali del delivery food, perché se non volete parlare con noi” avvertono i rider sulla piattaforma social, invitando a “confrontarvi con le nostre rappresentanze autonome e i gruppi organizzati che sono in stato di agitazione sindacale permanente, questo è il futuro che vi aspetta: noi produciamo i dati, noi conosciamo i vostri punti deboli e non esiteremo ad usarli contro di voi“.