Sarà Argentina-Francia la finale del Mondiale in Qatar. La semifinale contro il Marocco è finita 2 a 0, un risultato netto nonostante la squadra africana sia stata per buona parte della partita nell’area dei transalpini, senza però riuscire a segnare. Nonostante le numerosissime assenze quindi la squadra francese è riuscita a qualificarsi per la finale, grazie alle reti di Theo Hernandez e Kolo Muani. Dalla vittoria nel 1998 ad oggi la Francia ha centrato 4 finali su 7 edizioni. In attesa di capire se diventerà per la terza volta campione, c’è da registrare l’ennesimo risultato importante dei Bleu nella più prestigiosa delle competizioni. Il campo anche in questa edizione ha confermato la forza della rosa francese, capace di lasciarsi alle spalle nel cammino mondiale concorrenti del calibro di Germania e Inghilterra.
La Francia partiva sicuramente tra le favorite, ma lungo il cammino mondiale non ha smesso di stupire, vista anche la capacità di sopperire ad assenza molto importanti, arrivate sia prima che durante il torneo. Già in fase preliminare la Francia aveva salutato il Pallone d’Oro Karim Benzema, oltre a Kante, Maignan, Pogba, Nkunku e Kimpembè che non sono nemmeno partiti per il Qatar. Nel corso del torneo poi hanno dato forfait Lucas Hernandeze prima della semifinale Rabiot e Upamecano. Assenze pesantissime che non hanno però cambiato il destino dei francesi, partiti da favoriti, anche in virtù di una rosa sterminata alla quale poter attingere. Da questi dati parte la riflessione di Sandro Sabatini che durante Radio Radio Mattino Sport e News commenta: “Abbiamo sempre parlato del Brasile come patria del calcio, dobbiamo riconoscere che ormai da 20 anni è la Francia il Paese del calcio“. Un parere suffragato dai fatti, visti che la selezione verdeoro dopo il trionfo del 2002 solo in una occasione ha superato i quarti di finale, giocando in casa e perdendo 7 a 1 contro la Germania.