Inter 1, Ronaldo 1. Partita vera per un’ora con la squadra di Spalletti dominatrice ma sprecona, gran gol di Nainggolan con la partecipazione di Szczesny, poi altre cose buone di Perisic, Politano e Brozovic, assente alla chiamata il signor Icardi con massiccia presenza, invece, a bordo campo, della sua famiglia in attesa vana di un gol del capo.
Niente da fare ma Inter avvolgente con la Juventus in vacanza per due terzi dell’organico fatta eccezione per quel cottimista e stakanovista di Cristiano Ronaldo che non soltanto ha segnato il gol del pareggio, di sinistro su un raffinato assist di taco di Pjanic, ma ha stimolato tutta la comitiva in viaggio premio a San Siro, sostituendosi ad Allegri che ha scelto per un’ora abbondante di giocare senza centravanti e questo è un caso unico in Europa.
Ma tant’è, la Juventus presuntuosa e indisponente avrebbe potuto pagare un prezzo elevato se gli interisti non avessero buttato via almeno quattro occasioni, poi, nel finale, si è messa a fare accademia, approfittando dell’avversario ormai sfiancato dalla corsa e demoralizzato dal pari perfido del portoghese. L’Inter si sistema al terzo posto e il punto è pesante, la Juventus si è svegliata nella parte conclusiva ma con atteggiamento lezioso, comunque con qualità tecnica e attenzione giuste. Ora va verso il derby del 3 maggio e sarà un’altra atmosfera di calore.
Cristiano Ronaldo è certezza assoluta al ventisettesimo gol, sul campo. Su Allegri conservo dubbi e critiche. Di contro Spalletti ha la squadra in mano ma tocca a Marotta sciogliere il dubbio che è pesante.
Tony Damascelli